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Microsoft sfida l’FBI, in gioco la sicurezza dell’utente

Le rivelazioni di Snowden hanno mosso tutto il panorama informatico. L’FBI ha chiesto, già nel lontato 2013, informazioni su un cittadino che usava prodotti Microsoft. L’azienda con sede a Redmond, proprio a seguito delle rivelazioni su NSA & Co. si è rifiutata di inviare tali informazioni ma sarebbe stata disposta a renderle disponibili se i federali fossero riusciti a procurarsele “con le cattive”. La buona notizia è che l’FBI non è riuscita a recuperare informazioni segno che qualcosa, dal punto di vista della sicurezza dell’utente, si è mosso.

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