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All’Amburgo basta il pareggio, sarà ancora Bundesliga!

Furth – Amburgo    1 – 1

 

Furth : Hesl – Brosinski – Mavraj – Rocker – Baba – Weilandt – Furstner – Sparv – Stieber – Djrdjic – Azemi   All. Kramer

Ambugo : Drobny – Diekmeier – Djourou – Westermann – Jiracek – Badelj – Arslan – Calhanoglu – Van der Vaart – Jansen – Lasogga   All. Slomka

Arbitro : Knut Kircher

Marcatori : 13′ Lasogga (A) – 59′ Furstner (F)

 

La partita più importante della storia recente dell’Amburgo non mette in palio o trofei o importanti qualificazioni continentali ma la permanenza nella Bundesliga, la possibilità di continuare a portare alto l’onore della propria città nella massima serie così come è sempre successo per 51 volte consecutive dal lontano 1963 ad oggi.

Il Greuther Furth dal canto suo mal sopporta il ruolo di vittima sacrificale e dopo il pareggio a reti bianche dell’andata metterà in campo oggi tutta quella rabbia agonistica, quell’adrenalina e quello spirito che hanno contraddistinto un cammino esaltante in Bundesliga 2 e che la proietta a questa sfida con un piccolo favore del pronostico dato più che dal tasso tecnico dall’opportunità di giocarsi il tutto per tutto in casa davanti ai propri tifosi.

Per l’Amburgo i precedenti che fanno ben sperare non mancano, le recenti gare di Champions League hanno dimostrato che uno zero a zero ottenuto in trasferta non è sempre sinonimo di risultato positivo in quanto nella gara di ritorno un gol degli avversari significherebbe dover scalare un muro.

La Trolli Arena è pronta ad ospitare l’epilogo finale della stagione Tedesca, la tensione è palpabile nel piccolo impianto di Furth, a romperla ci pensa dopo 14′ minuti di studio è bomber Lasogga, prontissimo su calcio d’angolo di capitan Rafael Van der Vaart a inpattare la palla di testa e a portare in vantaggio i suoi. Ora la gara per gli ospiti si mette in discesa, un pareggio con gol le permetterebbe comunque di poter festeggiare a fine partita la permanenza in prima serie.

Il Furth vede improvvisarsi di colpo i fantasmi di una nuova stagione nella difficilissima Bundesliga 2, doversi guadagnare la promozione è impresa titanica vista la competività delle rose. Di fronte a questi spettri i biancoverdi si rimettono in carreggiata e sospinti dalla folla provano a sistemare le cose anche se a rendersi di nuovo pericoloso è l’Amburgo, prima con una punizione alta di Calhanoglu e poi ancora con Lasogga, bravo in questo caso l’estremo difensore Hesl.

Si chiude così un primo tempo in cui l’Amburgo ha messo in campo tutta la sua storia e la voglia fortissima di non macchiarla con una retrocessione che avrebbe del clamoroso. Nell’intervallo Slomka dovrà predicare calma e concentrazione al fine di mantenere il risultato, il suo collega Kramer invece dovrà spronare i suoi a dare il 101 % in questi ultimi 45 minuti che decreteranno la fine della stagione.

La ripresa si apre così come si era conclusa la prima frazione, con il Furth a fare maggiormente la partita, a cercare il fraseggio ed il possesso palla e l’Amburgo a rendersi più pericoloso, spesso e volentieri con Lasogga, sempre insidioso davanti. Un pò a sorpresa però arriva il pareggio dei biancoverdi di Furth che fanno esplodere lo stadio, splendida azione di qualità, Stieber manovra al limite dall’area e trova un passaggio magico che elude il fuorigioco ospite e mette Furstner in condizione di concludere a tu per tu con Drobny.

Ci aspetta una mezz’ora di fuoco, con questo risultato l’Amburgo resta in Bundes, il Furth è pronto a riversarsi all’attacco anche se prima dei 10 minuti finali non sono da segnalarsi azioni degne di nota, l’Amburgo è realmente spaventato e inizia una tattica attendista che infastidicsce il pubblico, nonostante ciò prima del liberatorio fischio finale del Sig. Kircher trema in più di un’occasione, prima con il colpo di testa di Füllkrug, poi con l’incursione di Azemi e ad una manciata di secondi dalla fine con una mischia in area in cui Rocker non approfitta della spizzata di testa del compagno e si fa anticipare da Drobny. E’ il sussulto finale nei cuori dei tifosi dell’Amburgo, la storia è salva, la festa può iniziare. Slomka è riuscito nell’impresa di portare questo gruppo, non senza difficoltà, alla permanenza in Bundesliga, l’habitat naturale di un club che ora deve rifondarsi, rinascere dalle proprie ceneri come l’Araba fenice e ripartire facendo tesoro del rischio corso in questa stagione per far si che le prossime causino meno problemi cardiaci ai propri sostenitori che quest’anno hanno sofferto come non mai e che veramente non meritano di vedere il baratro così vicino. E’ la salvezza di Slomka, la salvezza di Van der Vaart e delle sue giocate, la salvezza di Lasogga e dei suoi gol, di Calhanoglu e del suo sicuro avvenire, dei senatori Drobny, Westermann, Badeji, Jansen, è la salvezza di una club che proprio non ci stà ad abbandonare questo record che l’anno prossimo lo vedrà per la 62esima volta consecutiva giocare nella Bundesliga, i tifosi sperano con risultati migliori.

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