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Apple sarà l’unica ad avere vetro zaffiro per i propri device

A quanto affermato nelle ultime ore la compagnia di Cupertino si sarebbe garantita l’esclusiva sullo zaffiro, i cui cristalli saranno impiegati per la costruzione di iPhone 6 e a quanto asserito anche di altri device. Questo garantirebbe ad Apple un vantaggio sulla concorrenza, poiché nessun altro al momento sarebbe a conoscenza di come lavorare questo duro materiale per applicarlo a smartphone e tablet.

Al contrario la casa con la mela morsicata ha già avviato la produzione dei vetri zaffiro per iPhone 6, nella già citata industria di Austin, in collaborazione con GT Advanced. Questa decisione di utilizzare lo zaffiro per costruire i propri dispositivi è più che coerente con la filosofia di Apple, di cercare materiali sempre più pregiati per rendere perfetto e inimitabile il design dei suoi prodotti.

Inoltre bisogna ricordare che a capo del reparto design della società statunitense c’è Jonathan Ive, che ha da sempre ricercato materiali che potessero essere all’altezza di vestire il marchio della mela morsicata. Ive è passato dal policarbonato lucido dei primi Mac all’alluminio Unibody delle ultime versioni, cercando ogni volta di sbaragliare la concorrenza e di conquistare sempre più clienti. E sicuramente lo stesso effetto lo assicurerà anche lo zaffiro che a livello di prestigio non è secondo a nessuno.

Gli aspetti estetici di Apple si possono riscontrare anche sul intero settore, infatti stando a quanto riferito dall’analista Ming Ching-Kuo, il recente abbassamento dei costi dell’alluminio sarebbero stati favoriti dal trend iniziato in California. E lo zaffiro si propone di fare la stessa cosa, anche se a differenza dell’alluminio che è facilmente modellabile anche dalla concorrenza, lo zaffiro a causa della sua resistenza a graffi e ad urti, rappresenterà un grosso ostacolo per i rivali. La scelta dello zaffiro non è solo una strategia per sbaragliare la concorrenza, ma si presenta come una decisione intelligente, in quanto questo la esclude da possibili scontri legali per i brevetti e allo stesso tempo impedisce ai competitori di poter fare altrettanto, riducendo la disposizione del materiale nel mercato mondiale.

Il vetro zaffiro, come abbiamo già annunciato, è un materiale praticamente inscalfibile che però a causa della sua durezza rende ostica la lavorazione. Infatti alle spalle degli schermi per iPhone o per altri dispostivi vi è un lungo processo di manipolazione che prevede almeno 4 passaggi, accompagnati da un lungo periodo a temperature elevatissime e da fasi di limatura che necessitano di macchinari specifici e unici.

Sebbene l’applicazione del vetro zaffiro sia già conosciuta da alcune industrie che producono orologi di alta fattura, che lo usano per le sue proprietà antigraffio, è praticamente impossibile, secondo gli analisti, vedere a breve la comparsa di smartphone o tablet con questa tecnologia, provenienti dal altre società oltre a quella di Cupertino. Questo è dovuto non solo alla mancata conoscenza della concorrenza su come implementare tale materiale sui dispositivi, ma soprattutto dal fatto che Apple si è assicurata l’esclusiva grazie alla partnership con GT Advanced saturando così l’intera industria. A dimostrazione di questa realtà, Canonical, che aveva deciso di sfruttare lo zaffiro per il suo Ubuntu One, si era lamentata di una mancanza di risorse causata da Apple.

La casa con la mela morsicata già in precedenza aveva permesso alle industrie di alluminio di ottenere un certo successo a livello informatico, avviando per prima la produzione di dispostivi muniti di questo materiale, come lo stesso consorzio di alluminium.org sostiene. Per questo motivo possiamo supporre che per lo zaffiro sarà la stessa cosa in futuro, anche se attualmente gli unici a fornire questo materiale sono le industrie di GT Advanced, impegnate con Apple, e di conseguenza la concorrenza dovrà attendere il suo turno.

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