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Il Bayern abdica, un immenso Real vola in finale

Bayern Monaco – Real Madrid     0-4

 

BayernNeuer – Lahm, J. Boateng, Dante, Alaba – Kroos, Schweinsteiger – Robben, T. Müller, Ribery – Mandzukic.  All. Guardiola

Real MadridCasillas, Pepe, Ramos, Coentrão, Carvajal, Alonso, Modric, Di María, Bale, Ronaldo, Benzema.   All. Ancelotti

Arbitro: Pedro Proença (POR)

Marcatori: 16′, 20′ Sergio Ramos, 34′, 90′ Cristiano Ronaldo

 

E’ finito tra gli applausi dei 70.000 dell’Allianz Arena, il sogno del Bayern Monaco. Non saranno stati gli stessi applausi di un anno fa a Londra ma restano comunque il degno tributo ad una squadra che per la quarta volta in cinque anni ha raggiunto il traguardo delle semifinali di Champions League. Il sogno della seconda tripletta vincente consecutiva, si è infranto contro un immenso Real Madrid, capace di vincere meravigliosamente e senza affanno una partita mai in discussione e che entra di diritto nella storia di questa competizione. Gli spagnoli tornano così in finale di Champions League dopo dodici anni dall’ultima finalissima di Glasgow contro il Bayer Leverkusen. Il pesante 4-0 degli uomini di Carlo Ancelotti (peggior KO europeo in casa dei bavaresi dal 1964) ha messo a nudo tutte le difficoltà atletiche e tattiche di un Bayern che nell’ultimo mese aveva smarrito la magia e la forza devastante dimostrata da inizio stagione fino ad ora. Una qualità di gioco che nell’amara serata di Monaco non si è vista quasi mai, con Casillas che ha dovuto compiere solamente una parata in 90′. La difesa dei Campioni d’Europa è stata a tratti imbarazzante, mentre sia Ribery che Robben, i due geni ai quali si chiedeva di regalare la finale di Lisbona, sono evaporati con la stessa facilità con cui Ronaldo, Di Maria e un sensazionale Sergio Ramos, affondavano la corazzata tedesca . Del vero Bayern non c’è stata mai traccia, e forse aveva ragione chi sosteneva che la stagione del Bayern si fosse esaurita nella notte di Berlino dopo la conquista del titolo di Bundesliga. Il futuro di questa squadra non è in bilico ma certamente bisognerà capire se società, squadra e tifosi vogliono seguire a pieno la filosofia di Pep Guardiola. Le frasi di Beckenbauer arrivate ieri e le continue critiche mosse al tecnico spagnolo, hanno minato un ambiente che in questo periodo aveva bisogno solo di restare unito. Il futuro dei bavaresi, passa soprattutto da qui.

La gara – La semifinale di ritorno di Champions League si conclude dopo appena 16′ di gioco. Dopo un inizio rabbioso da parte del Bayern (molto fumo e poco arrosto, un po’ come accaduto nella gara di andata) è il Real a prendere in mano la partita dimostrando di avere non solo tecnica ma anche la giusta fame di chi vuole la vittoria a tutti i costi. La gara tutto cuore e sacrificio immaginata alla vigilia da Guardiola, è stata giocata al contrario dal Real di Ancelotti, ancora una volta imbattuto contro i tedeschi e nuovamente maestro di tattica in Europa. La rete iniziale di Ramos, che di testa svetta più in alto di tutti battendo Neuer, spiana la strada ad una vittoria dal sapore epico. Il gol è un colpo pesantissimo per il Bayern che per tutto il primo tempo esce dalla partita consegnando di fatto campo, gara e finale al Real Madris. Ramos si regala una notte storica andando a firmare la sua personale doppietta mettendo in rete un altro cross delizioso del solito Di Maria. Il colpo del ko definitivo arriva però al 34′ quando un contropiede devastante firmato da Gareth Bale, porta Cristiano Ronaldo a segnare il suo 15° gol in Champions League, il 48° in stagione. Il secondo tempo diventa così una pura accademia, anche perchè chi si aspettava un Bayern furioso nel secondo tempo, deve ricredersi dopo appena cinque minuti. Il Real continua a controllare agevolmente mentre il Bayern non trova più il bandolo della matassa. Qualcosa in più si vede (un paio di tiri di Kroos e Robben) ma la reazione vera non arriva mai. Nel finale di partita arriva così il poker di Cristiano Ronaldo, un gol che sembra chiudere l’anno più bello della storia Bayern con lo stesso punteggio (4-0) con cui si era aperto contro il Barcellona lo scorso aprile. Calcio di punizione del genio portoghese e titoli di coda all’Allianz Arena.

Chi merita un vero tributo stasera sono i tifosi del Bayern Monaco, che hanno regalato al mondo intero una coreografia degna di una cerimonia Olimpica e che per tutta la gara hanno incitato la squadra senza fermarsi mai. Una lezione di tifo e di passione, che avrebbe meritato l’ennesima finale.

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