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A Google non piace chi sceglie il marchio Glass per gli accessori o le app

Google ha fallito, per ora, il suo tentativo di registrare il marchio “Glass” negli Stati Uniti. In attesa, però, che gli avvocati della società di Mountain View depositino una nuova richiesta con le proprie ragioni, gli uffici legali del motore di ricerca più famoso del mondo continuano ad esercitare pressioni su quei produttori che stanno realizzando accessori per i Google Glass. Questa volta a finire sotto la lente degli avvocati di Big G è stata un’azienda che realizza una batteria supplementare da applicare ai Glass. Il nome scelto per commercializzare il prodotto, Gazerglass”, non è piaciuto a Google, da sempre molto attenta alla difesa dei suoi marchi e dei suoi loghi.

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Google, come ha rivelato l’azienda che produce Gazerglass sul proprio sito, sostiene che il nome e la confezione del prodotto vìolino i propri diritti relativi ai marchi. Che sia tutto da dimostrare quanto sostenuto da Google è piuttosto evidente. Quello che però gli sviluppatori di “Gazerglass” hanno fatto, è stato accettare di buon grado l’invito non proprio amichevole a cambiare il nome al proprio pacco batteria per evitare possibili guai giudiziari e le spese legali relative. Il caso di “Gazerglass” non è isolato. Già in passato un’altra azienda che aveva realizzato un’app per Glass chiamata “GlassFit” era stata costretta a fare marcia indietro, cambiando il nome dopo l’intervento di Google e rinominando l’app in “Raceyourself”.

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La prima parte della lettera che uno studio legale americano ha inviato all’azienda che produce “Gazerglass”

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