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10 cose da sapere su Project Ara di Google

Google sta lavorando su decine di progetti molto interessanti, ma Project Ara è sicuramente destinato a rivoluzionare il settore smartphone. L’azienda di Mountain View mira a costruire il primo smartphone componibile, ovvero ampiamente personalizzabile da parte dell’utente. Questo progetto nasce da una “costola di Motorola”, non venduta interamente a Lenovo. I moduli che Google intende produrre sono batterie, moduli radio, display e molto altro.

Con questo articolo andiamo ad approfondire meglio l’argomento Project Ara, dandovi 10 informazioni che forse potete non conoscere.

  • Disponibilità: questo smartphone componibile è ancora nelle prime fasi di sviluppo, ma potrebbe arrivare sul mercato già all’inizio del 2015.
  • Costo: Google spera di introdurre sul mercato una versione entry-level da mettere in vendita a 50 dollari (scheletro) e una versione top da vendere a 500 dollari.
  • Dimensione: Google ha mostrato agli sviluppatori un dispositivo che come dimensioni non differisce molto dai vari iPhone e Galaxy S5. In progettazione c’è anche un modello più grande, in linea con le dimensioni del Note di Samsung.
  • Moduli: i vari componenti del dispositivo saranno collegati allo scheletro del telefono tramite magneti elettropermanenti. Quando i magneti verranno colpiti da un impulso elettrico si creerà un solido legame tra lo scheletro e il modulo. Quando verranno colpiti con un impulso “Off”, i magneti scioglieranno il legame per permettere la sostituzione del modulo. I magneti non hanno bisogno di una carica costante per mantenere un legame.
  • L’acquisto di moduli: Google aprirà un sito e-commerce che lavorerà al fianco del Play Store. Proprio come oggi acquistiamo un’app, saremo in grado di acquistare moduli da aggiungere al nostro dispositivo.
  • Aggiornamento Android: attualmente Android non supporta un sistema modulare, ma sarà aggiornato per supportarlo, con una data di uscita prevista per l’inizio del 2015.
  • Prototipo: un prototipo pre-produzione sarà mostrato nel mese di settembre di quest’anno. L’attuale prototipo messo in mostra da Google non presenta il sistema di magneti elettropermanenti. Utilizza infatti delle clip per tenere i moduli in posizione.
  • I moduli possono avere più funzioni: un modulo può supportare più caratteristiche. Un modulo display potrebbe anche essere una piccola batteria, per compensare il consumo di energia dello schermo.
  • Vantaggi: i telefoni Project Ara avranno vita media di cinque o sei anni, dureranno quindi molto più a lungo rispetto agli smartphone attuali. Invece di aggiornare il telefono ogni due anni, si dovranno semplicemente acquistare nuovi moduli. Inoltre, quando si romperà un determinato componente, come lo schermo, basterà acquistare e sostituire soltanto quel modulo.
  • Perché gli sviluppatori lo ameranno: attraverso il sistema modulare gli sviluppatori saranno in grado di creare dispositivi che si collegheranno direttamente allo smartphone, senza pensare a tanti altri aspetti, come il design ad esempio. Si formerà quasi certamente un mercato di utenti pronti a personalizzare i loro telefoni con qualsiasi novità gli sviluppatori riescano a progettare.

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