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Gli scienziati studiano nuovi concetti evolutivi con i topi robot

Il campo dell’evoluzione è sempre stato un oggetto di forte interesse da studiare e da quando l’uomo ha sviluppato tecnologie che gli permettessero di scoprire di più sul passato, non si è mai tirato indietro dal farlo. Sono tanti i grandi scienziati che hanno contribuito alle conoscenza che oggi possediamo e uno tra tutti fu sicuramente Charles Darwin. Ancora oggi sono tantissimi i ricercatori e gli scienziati nel mondo che pongono le proprie menti al servizio dell’umanità, cercando di estrapolare quante più nozioni e informazioni sul passato.

I ricercatori dell’istituto di Okinawa di Scienza e Tecnologia hanno escogitato un metodo alternativo per comprendere meglio il fattore evolutivo, che ha portato gli esseri viventi alle attuali sembianze. Il Dr. Stefan Elfwing ha iniziato ad effettuare una serie di esperimenti utilizzando dei topi robot, in modo da programmarli e seguirne i comportamenti, soffermandosi sulle strategie di accoppiamento di 1000 generazioni robot.

Elfwing ha programmato due gruppi distinti di topi in modo che entrambi si impegnassero nella ricerca di cibo che in questo caso sono batterie di scorta e si mettessero alla ricerca di un compagno, riconoscibile tramite dati pre installati con una porta IR incorporata. Una volta preparati i topi si è messo ad osservarne e a studiarne le differenti strategie adottate.

Da i suoi studi è stato in grado di fare una distinzione tra i due gruppi di topi, denominando i robot che si concentravano maggiormente sulla ricerca di alimenti “foragers” i quali si preoccupavano di riprodursi solo quando non c’era cibo a disposizione. Mentre il secondo gruppo fu quello dei “trackers” che avevano come primo obbiettivo quello di accoppiarsi e dopo quello della ricarica delle batterie.

Al termine dell’esperimento i ricercatori ottennero specie che presentavano entrambi i fenotipi e questo rispecchia perfettamente quelle che sono le strategie evolutive adottate dalle popolazioni reali di topi. In questo modo Elfwing è riuscito a dimostrare che si possono utilizzare le simulazioni robot per la studiare i concetti evolutivi a lungo termine.

Ecco il link per consultare l’esperimento completo dell’OIST.

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