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Peter Molyneux: “Il Kinect è un accessorio inutile”

Le scelte compiute da Microsoft, in questi ultimi anni, sono state molto discusse da fan e analisti, sia per il settore informatico che in quello dei videogiochi, dove, spesso, ha fallito con prodotti e servizi che non rispettavano le promesse fatte. I problemi, legati soprattutto dalle poche vendite, conseguenza delle tante critiche, hanno mandato Microsoft a sbattere contro un muro molto duro: quello della riconsiderazione della propria filosofia aziendale e di prodotto, che proprio nel 2013 ha visto il maggior numero di ritocchi, con l’acquisto di Nokia per il settore della telefonia, la presentazione di Xbox One e il lascito della posizione di CEO di Steve Ballmer; quest’ultimo annunciato nel 2013 e messo in atto nel 2014.

Tra i critici troviamo anche Peter Molyneux, storico designer videoludico inglese, papà di Fable, gioco che gli ha permesso di salire al vertice della divisione europea dei Microsoft Games Studios, il quale si è espresso in modo molto duro e negativo nei confronti di Kinect, prodotto considerato rivoluzionario per questa generazione di console, oltre che per la passata.

Queste le sue parole, rilasciate in un intervista concessa ad EDGE Online:

“Speravo davvero che Kinect non fosse inserito tra i requisiti obbligatori di Xbox One. Per me non è che un’aggiunta inutile, un accessorio di cui si può tranquillamente fare a meno. Forse sono troppo severo perchè qui in Inghilterra non ci sono funzionalità TV associate all’utilizzo di Kinect, ma se guardo a questa periferica non faccio altro che considerarla sempre di più come una sorta di scherzo. Io e mio figlio ci mettiamo seduti, accendiamo Xbox One e diciamo parole a caso per vedere che succede e Kinect se ne sta lì fermo senza dare segni di risposta. Per questo sono sicuro che dalle parti di Microsoft si siano già attivati per abbassare il prezzo dei bundle vendendo Xbox One senza Kinect, a questo punto sarebbe davvero assurdo pensare il contrario.”

Le parole di Molyneux sono chiare, e definiscono il Kinect come un dispositivo poco vivo e con funzioni ancora poco ben sviluppate per quello che sarebbe possibile generare con la tecnologia di oggi. Ovviamente, da membro interno del team di sviluppo di Microsoft Games Studios, l’argomento si sposta sull’aspetto economico e prettamente di marketing, che vede critico per lo stesso identico motivo.

In effetti tutti i torti non li ha, ma dobbiamo anche comprendere Microsoft, una società che è in fase di rivoluzione totale e che, ne siamo certi, potrebbe regalare grandi prodotti e servizi nei prossimi anni, soprattutto con a capo Satya Nadella, mente fresca e dinamica che sa come smuovere la curiosità di fan e consumatori.

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