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Westermann fa impazzire l’Amburgo, Bayer in caduta

Amburgo – Bayer Leverkusen    2-1 

 

Amburgo: Adler – Diekmeier, Mancienne, Westermann, Djourou – Calhanoglu, Badelj, Arslan, Jiracek – Van der Vaart, Zoua.  All. Slomka

Bayer: Leno – Spahic, Boenisch, Wollscheid, Donati – Brandt, Rolfes, Bender – Kießling, Castro, Son.  All. Hyypia

Arbitro: Bastian Dankert

Marcatori: 4′ Calhanoglu, 58′ Brandt, 82′ Westermann

 

Il grande cuore dell’Amburgo e il suicidio (sportivo) del Bayer Leverkusen. Si potrebbe riassumere così la gara dell’Imtech Arena, dove un Amburgo immenso per orgoglio e passione trova una vittoria fondamentale nella corsa alla salvezza. Un successo forse non meritato ma proprio per questo ancora più prezioso per la squadra di Mirko Slomka che con questa vittoria si porta momentaneamente al quindicesimo posto in classifica. Un Amburgo che con tutte le sue forze sta cercando di evitare una storica retrocessione aggrappandosi al talento dei suoi uomini migliori come Hakan Calhanoglu, che ancora una volta ha preso per mano la squadra conducendola alla vittoria. Al sorriso e alla gioia dei padroni di casa fa da contraltare la rabbia di un Bayer Leverkusen che per l’ennesima volta in stagione ha buttato via la vittoria. Gli uomini di Hyppia, adesso a rischio esonero come promesso dalla società, hanno comandato a lungo la gara sfiorando la rete in almeno 6/7 occasioni nitide dove l’imprecisione e un grande Adler hanno evitato il peggio. Ora si attende solo la decisione della società che può rimuovere dal proprio incarico Hyypia anche se la squadra oggi ha dimostrato di voler seguire il proprio allenatore e che la crisi di gioco e di risultati dipende solo dalla scarsa forma di alcuni calciatori e dalla poca concentrazione nei momenti decisivi del match.

La partita si apre con la magia di Hakan Calhanoglu, che dopo 4′ fa esplodere un destro meraviglioso per potenza e bellezza che supera Leno e porta in vantaggio i padroni di casa. E’ solo un guizzo di classe però, perchè per quasi tutto il primo tempo l’Amburgo soffre terribilmente un Bayer più fluido e in condizione che ripetutamente va vicino al pareggio prima con Kiessling e poi con Son che chiama al miracolo Adler. L’Amburgo si fa vedere ancora con Calhanoglu (giocatore dai numeri importanti) e con Mancienne che in rovesciata sfiora il clamoroso raddoppio. Nella ripresa l’inerzia della gara non cambia e i rossoneri sono ancora padroni del campo. Ci pensa Julian Brandt ad illuminare la scena con i suoi numeri da campincino, prima servendo due assist per Castro e Son e poi trovando la rete del pareggio (con la complicità di Adler). Per il talento del Bayer si tratta della prima rete in Bundesliga a soli 17 anni. Statene certi, di questo giocatore ne sentiremo parlare ben presto. L’Amburgo a questo punto del match è alle corde e non riesce  più a contrastare la maggiore qualità tecnica degli avversari. Adler si riscatta subito dopo l’errore in occasione del gol subito, salvando l’Amburgo ancora su Son e poi sul destro di Brandt a giro. Quando tutti si aspettano il vantaggio Bayer ecco arrivare la zampata a sorpresa dell’Amburgo, il colpo di reni inaspettato di chi lotta tra la vita e la morte: cross perfetto di Diekmeier e Westermann al volo batte Leno firmando forse la rete più bella e importante della propria vita.  L’Imtech Arena esplode in un grido liberatorio e gli anseatici tornano così a sperare. Alla fine l’altro miracolo lo compie Adler su Emre Can, sfoderando una parata straordinaria sul destro dell’ex Bayern. L’orologio dello stadio di Amburgo, può continuare a contare i minuti che l’Amburgo non è mai retrocesso.  Bayer al contrario in caduta libera e con il quarto posto in forte rischio. Se domani Wolfsburg e M’gladbach vincono, le “Aspirine” si ritroverebbero sesti.

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