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Sport in gravidanza: pro e contro

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Si può così stabilizzare l’umore, diminuire l’ansia, controllare il peso corporeo, aumentare l’energia, controllare la glicemia e l’ipertensione, ridurre la possibilità di parto cesareo, diminuire quella di depressione post-parto. Preferibile la camminata, la corsa leggera, yoga, ginnastica dolce, pilates. Gli addominali si possono fare fino a quando il pancione lo permette.

Ottima la ginnastica in acqua, perché la forza di gravità solleva la schiena dal peso del pancione, portando a stancarsi meno. Consigliati, sono gli esercizi di Kegel, dal medico che li ha ideati: semplici contrazioni volontarie che servono per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico, in vista del travaglio e del parto. Possono essere eseguiti ovunque, in ogni momento del giorno: seduti, in piedi, sdraiati o durante il bagno.

Evitare invece sport estremi, anaerobici, immersioni, sport di contatto, sci, equitazione, tennis, pallacanestro, palla a volo. L’esercizio fisico previene disturbi come stitichezza, emorroidi, mal di schiena, formazione delle vene varicose, ma deve essere monitorata da un medico e sospesa in caso di problemi cardiaci, respiratori, uterini, gestazioni multiple, emorragie, rotture delle membrane. Si consiglia di non fare sport se si accusa debolezza, nausea, crampi, palpitazioni, se si ha la febbre o semplicemente si è stanche.

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