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HTC One (M8): le nostre prime impressioni

Nel corso delle ultime ore si è detto tanto a proposito di HTC One (M8) e delle sue presentazioni avvenute in contemporanea nel mondo, ma con questo articolo il mio intento è di riassumere tutto ciò che questo telefono porta con sé e tutto ciò di cui ci hanno parlato i manager di HTC da Londra, New York e Milano. In particolare vi racconterò quello che ho avuto modo di vedere e sentire a Milano, in occasione del lancio del terminale.

La presentazione ufficiale si è svolta il 25 marzo ed è iniziata verso le 16:00, quando le porte del palazzo del ghiaccio di Milano, luogo che ha ospitato l’evento, si sono aperte accogliendo tutti gli spettatori. Dopo un veloce check-in, il pubblico è entrato nel salone principale dove una struttura a forma di cubo ha attirato l’attenzione di tutti i giornalisti in sala. Pochi minuti dopo si è finalmente entrati nel vivo dell’evento, la società ha presentato il suo HTC One (M8) con una serie di video ed immagini che accompagnavano le parole di Luca Cecconi, Commercialisation Product Manager di HTC Italia.

Nella prima parte della presentazione si è parlato del successo della versione 2013 del dispositivo flagship dell’azienda, vincitore di numerosi premi per le caratteristiche avanzate ed il design di indiscutibile bellezza. Quando poi il countdown è terminato si è dato il via alla presentazione del nuovo dispositivo, avvenuta con qualche disguido tecnico dovuto al collegamento con New York. Il problema è stato aggirato grazie all’intervento di Luca Cecconi, che ha guidato poi tutta la presentazione nella città italiana.

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Veniamo ora a ciò che è stato effettivamente detto su questo nuovo top di gamma e alle sue caratteristiche. L’hardware del telefono è ovviamente il più evoluto ad oggi disponibile. Troviamo infatti il processore Qualcomm Snapdragon 801 con clock a 2.3 GHz, 2 GB di memoria RAM e la GPU Adreno 330. I sensori più sofisticati del momento permettono al telefono di svolgere funzioni “smart” che ne accompagnano l’utilizzo nella vita quotidiana.

Per quanto riguarda il design di HTC One (M8), vengono riprese le forme e i materiali eleganti della versione precedente con alcune modifiche per rendere il terminale ancora più piacevole da utilizzare. Le forme più tonde e curvilinee, in unione con l’alluminio e le rifiniture pregiate, rendono questo smartphone davvero sensazionale dal punto di vista estetico, regalando all’oggetto un Touch & Feel gradevole e un corpo davvero molto elegante, che non ha nulla da invidiare a terminali dall’importante impatto estetico come l’iPhone di Apple.

Le dimensioni vedono lo smartphone divenire leggermente più grande in altezza (146.36 mm) per accogliere lo schermo da 5 pollici, sensibilmente più grande rispetto al predecessore. Eppure le sensazioni in mano sono di maggior comodità rispetto ad HTC One modello 2013, probabilmente per via delle forme arrotondate che si adattano meglio al palmo della mano. Le dimensioni in larghezza non hanno risentito molto dell’ingrandimento del display e sono rimaste contenute (70.6 mm) mentre lo spessore è rimasto praticamente invariato (9.35 mm).

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Sul lato posteriore del display si trova la Duo camera, ovvero un modulo fotocamera che dispone di due sensori differenti che, come vedremo in seguito, offrono funzioni molto interessanti per l’editing fotografico. Sul lato superiore del device si trova il tasto di sblocco, posizionato sulla destra e molto comodo nell’utilizzo con una sola mano (a differenza dell’HTC One dove il posizionamento del pulsante sulla sinistra aveva fatto emergere qualche perplessità circa la facilità di raggiungerlo nell’utilizzo quotidiano). Così come per la versione M7 di One, anche sull’M8 il pulsante di sblocco svolge anche la funzione di emettitore a infrarossi, permettendoci di utilizzare il dispositivo come se fosse un telecomando.

Sul lato destro è collocato il bilanciere del volume e lo sportello per l’inserimento della memoria esterna, che supporta una micro SD con capacità massima di memoria pari a 128 GB. Il lato sinistro ospita invece la SIM in formato Nano. Nella parte inferiore si trovano infine la porta micro USB e l’ingresso per il connettore audio da 3.5 mm. Osservando il terminale in posizione frontale, colpisce il generoso display da 5″ Full HD con densità di pixel maggiore di 440 ppi. Questo schermo utilizza la tecnologia SuperLCD3 già vista in precedenza su One (M7) e garantisce una resa cromatica impeccabile su tutta la gamma dei colori.

I tasti a sfioramento caratteristici della versione 2013 del terminale sono scomparsi per lasciare posto a quelli virtuali presenti sulla parte inferiore dello schermo di HTC One (M8). Sono rimaste invece le casse BoomSound, che hanno anche portato con sè numerosi miglioramenti sulla gamma delle frequenze audio e anche sul volume, migliorato del 25%. La fotocamera frontale è dotata di sensore da 5 megapixel e obiettivo grandangolare ad 88 gradi, che cattura un’ampia porzione di spazio per fare le selfie.

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Accendendo il telefono si notano subito le novità introdotte dalla Sense 6.0 che, giocando proprio sul cosidetto “sesto senso” razionale del top di gamma HTC, cerca di facilitare l’utilizzo nelle situazioni di vita quotidiana e di prevenire in certi casi le intenzioni dell’utente grazie ad una serie di funzioni automatiche. Il Motion Launch di HTC One (M8) rende possibile lo sblocco del telefono con delle semplici gesture che, a seconda del nostro tocco, ci permetteranno di accedere ad alcune aree del dispositivo in modo immediato e semplice.

Si ampliano anche le possibilità di personalizzazione del software con l’opzione di modifica dei caratteri e del tema generale dell’interfaccia Sense. Ora l’utilizzo dei colori è molto intelligente e contestualizzato in base ad alcune grandi aree individuate da HTC. I vari reparti multimediali saranno quindi colorati in modi differenti in base al tema e ci aiuteranno ad associare le funzioni del telefono con i colori. Migliorato anche BlinkFeed, il servizio di HTC in grado di riportare le principali news da siti di informazione e social network: ora sarà possibile salvare gli articoli per una lettura off-line e, grazie alla grafica più minimal e flat che segue le ultime tendenze di tutti i produttori, sarà anche più piacevole scorrere la schermata BlinkFeed.

Uno degli aspetti più importanti del device è la fotocamera. Prima di tutto è importante ricordare che la fotocamera posteriore è rimasta la medesima del device di precedente generazione, con il sensore da 4 UltraPixel a cui però viene affiancato un altro importante sensore che non cattura una seconda immagine, come si potrebbe pensare, bensì raccoglie informazioni sui dati e, analizzando l’immagine, rende possibile la funzione UFocus, che ci permette di scegliere i soggetti da mettere a fuoco con estrema facilità.

logo HTC One

Sempre grazie a questo sistema vengono rese possibili tante piccole feature sicuramente molto carine e piacevoli da utilizzare, come Primo Piano e Dimension Plus. Inoltre quando è richiesto il flash, l’intelligente LED Dual Flash seleziona automaticamente il tono di colore più appropriato e l’intensità della luce ideale per scatti professionali e toni più naturali.Il nuovo HTC One (M8), infine, integra la modalità Slow Motion, che consente di riprendere video HD in modalità slow-motion e modificarli successivamente, semplicemente rallentando l’azione nel frammento prescelto, una funzione perfetta per enfatizzare o rendere più teatrale una specifica ripresa.

Si aggiorna anche la funzione Zoe, introducendo il cloud e i filmati saranno visibili a tutti, si potranno invitare i propri amici ad aggiungere in questi stessi video le proprie foto, video e musica preferiti per creare un’incredibile carrellata di highlight dei momenti migliori. La nuova app Zoe sarà disponibile per il download dal Google Play Store a partire dall’estate.

Il nuovo HTC One (M8) porta anche l’autonomia a un livello superiore estendendo del 40% la durata della batteria. Se la modalità di consumo normale garantisce un’esperienza d’uso ottimale, l’introduzione di Extreme Power Saving Mode permetterà alla batteria di durare ancora più a lungo. Attivando la modalità Extreme Power Saving Mode, manualmente o automaticamente, la batteria garantisce 60 ore extra in standby con carica al 20%, 30 ore al 10% e 15 ore al 5%.

Vi lasciamo ad un piccolo video-riassunto dell’evento milanese. Buona visione.

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