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Il compleanno amaro di Internet, tra spionaggio e Deep Web

Ieri si festeggiava il compleanno di Internet, un mezzo che ha cambiato la storia di questo pianeta, rendendolo più connesso e sempre aggiornato, dando la possibilità di emanare le proprie idee ed emozioni in modo diverso, ma soprattutto rendendo tutto più libero e aperto. Sono passati esattamente 25 anni da quando Tim Berners Lee ha aperto un varco nel cyberspazio, ma dopo tutto questo tempo, forse, ancora non abbiamo capito il senso di un mezzo straordinario come questo, colpa delle agenzie di spionaggio, che ogni giorno racimolano i dati di milioni di persone in tutto il mondo, numeri, messaggi, telefonate, immagini, video, documenti, e ogni genere di file, ma colpa anche del Deep Web, un posto nel quale in pochi hanno accesso e dove si effettuano scambi illegali di droga, armi, immagini e video pedopornografici.

E’ un compleanno amaro quello di Internet, al contrario di quello che ci si poteva aspettare proprio 25 anni fa, quando tutto stava nascendo, mettendo le basi per una delle più grandi rivoluzioni della storia dell’umanità, che non ha solamente cambiato la tecnologia, ma tutta la società che ci circonda, il modo di vivere di ognuno di noi, ciò di cui parliamo e quello che pensiamo. Tutto ora nasce da qui, è un punto di riferimento per giovani e vecchi, maschi e femmine, di ogni cultura e posizione economica. Insomma, una risorsa importante, quasi pari all’acqua, anch’essa fondamentale per la vita di ognuno di noi.

Se ci pensiamo, infatti, oggi il mondo sarebbe fermo se non esistesse il web, non si potrebbero fare trasferimenti bancari o postali, non si potrebbero avere scambi commerciali troppo vasti, o comunque sarebbe difficoltoso accordarsi telefonicamente, sarebbe impossibile anche parlare con un amico o parente che si trova dall’altra parte del mondo, o più semplicemente non potremmo leggere le notizie in tempo reale, soprattutto quelle estere. Per chi è nato in questa epoca, l’era della digitalizzazione e del web, è molto difficile immaginare una vita con quelle limitazioni, sicuramente impazziremo. Probabilmente molte delle persone che staranno leggendo questo l’articolo avranno un età compresa fra 15 e i 30 anni, generazioni toccate pesantemente da questa straordinaria invenzione, e capiranno perfettamente quello che ho scritto.

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Se parliamo, poi, di tutto ciò a cui è collegato oggi Internet, dispositivi vari, con all’interno, applicazioni, giochi, radio, tv, giornali, arriviamo ad un livello di utilizzo pari a 24 ore su 24 per ognuno di noi. Pensateci, probabilmente, in media, ognuno di noi utilizzerà Internet per la maggior parte del tempo della sua vita. A lavoro, a scuola, a casa, in mobilità, siamo sempre collegati, e ora, grazie ai vari social network, non ci perdiamo nulla di quello che ogni singolo nostro amico fa durante il giorno. Capita, molto spesso, almeno a me, di telefonare ad un mio amico e dirgli, io, quello che lui ha fatto, senza che ero presente. La cosa interessante è che lui non me lo ha mai detto, ma lo aveva semplicemente postato su Twitter, ed io ovviamente lo avevo visto. Potevo tranquillamente descrivergli ogni movimento che aveva effettuato durante il corso di una giornata. E’ impressionante se ci pensate. Questo accade, magari senza che ce ne accorgiamo, ma accade.

Postiamo foto, video, la nostra posizione, la musica che ascoltiamo e i film ed i video che vediamo, delle sensazioni vissute e molto altro, restando in costante collegamento con chiunque sia nostro amico o seguace. Molto spesso riusciamo a capire cosa una persona scriverà o posterà. Tutto questo sarebbe stato, ed era, impossibile senza Internet. Sembra di parlare di un tempo moto lontano, magari 100 o 200 anni fa, ma in realtà era solamente 25 anni fa. Non esistevano due dei servizi fondamentali, per la maggior parte di noi, anch’essi simili alla rivoluzione di Internet, almeno a livello di utilizzo, come l’email e la ricerca. Esistevano, però, le lettere e le enciclopedie, la prima lenta e poco efficiente, la seconda pesante e polverosa. Ora poi ci sono le applicazioni, semplici e dinamiche, che danno un responso immediato, grazie alle interfacce grafiche degli smartphone e dei tablet studiati per questo motivo: essere a disposizione dell’utente con meno passaggi possibili.

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Ovviamente queste sono alcune delle milioni di potenzialità che Internet ha portato al pianeta, che si discosta da alcune negatività che rendono questo spazio pericoloso. Proprio nell’ultimo anno di vita del Web siamo venuti a sapere di cose che non avremmo mai immaginato esistessero, eppure, oggi, ne siamo perfettamente coscienti, ma nessuno si mobilita per cercare di contrastarle. Sono due settori che si definiscono nemici fra di loro, ma che forse hanno l’unico scopo di rovinare quello che di bello c’è nel cyberspazio. Parliamo, come detto all’inizio e nel titolo, dello spionaggio, effettuato dalle agenzie segrete di tutto il mondo, e del Deep Web, dove vi sono persone e organizzazioni pericolose e fuori da ogni legge esistente. Questi rovinano non solo Internet come tale, ma anche l’esperienza che l’utente ha con lo stesso, sempre con la paura di avere gli occhi di qualcuno addosso, magari semplicemente chattando o chiacchierando al telefono, oppure scambiando dei file e delle immagini. Il Deep Web è invece qualcosa di differente, che non tocca tutti direttamente, poiché ad entrarvi sono solamente chi ne ha possibilità e conoscenza profonda, ma rovina comunque Internet rendendolo oscuro.

Sicuramente Tim Berners Lee non si sarebbe mai aspettato di festeggiare il 25° compleanno della sua creazione sapendo che all’interno vi sarebbero state cose del genere, ma purtroppo è proprio così. E’ un compleanno amaro perché Internet non è più ‘l’isola che non c’è‘ di Peter Pan, dove ognuno poteva essere libero e sicuro, non solo di esprimere i propri pensieri e perplessità, ma anche di scambiare messaggi. Come in ogni festività che si rispetti, però, si cerca di mettere sul tavolo i buoni propositi per il futuro, e forse, quelli del Web, sono puntati verso questo genere di problemi.

Comunque, auguri Internet!

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