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Conservazione a norma: amministrazione paperless

Siamo ormai entrati nell’era digitale, dove tutto è scritto digitalmente e la carta è ormai un non-lusso che pochi vogliono ancora permettersi. Il dibattito è più che mai infuocato, soprattutto quando si parla di istruzione. Meglio libri di scuola cartacei o un tablet semi-economico stracolmo di PDF? Ovviamente la somma spesa non va tanto ad influire sulla decisione finale, come già abbiamo ampiamente visto qui, ma le scuole italiane, così come tutta la struttura organizzativa del nostro caro vecchio Paese, fa acqua da tutte le parti e non riesce a prendere una decisione che sia al passo con i tempi, che dia una svolta al settore, che permetta ai giovani studenti di non dover recarsi a scuola con uno zaino sulle spalle pesante anche 5-6 Kg.

Ma non solo in ambito scolastico. La digitalizzazione del cartaceo arriva anche negli uffici e nelle organizzazioni amministrative. Si parla di conservazione digitale a norma, che conferisce pieno valore giuridico alla gestione documentale informatizzata nelle strutture amministrative pubbliche e private, con conseguente sostituzione dei supporti cartacei in favore del documento informatico. Il processo di conservazione digitale permette al documento informatico di  di mantenere nel tempo la sua autenticità e integrità.

L’iter che conduce alla conservazione digitale si compone di diverse fasi, ciascuna delle quali deve rispettare specifiche norme. Se non rispettate, il documento può perdere la propria validità fiscale e legale. In merito alla conservazione digitale l’azienda Ifin Sistemi (www.ifin.it) mette a disposizione diverse soluzioni, ovvero DocPA, la conservazione digitale dal 2004 ad oggi, e Legal Archive, il software di nuova generazione, compliant alle emanande Regole Tecniche, indicate nel decreto emanato dal Ministro D’Alia il 3 dicembre 2013.

Per maggiori informazioni sulla conservazione a norma potete contattare Ifin Sistemi al numero 049/5001500.

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