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Mainz sogna l’Europa con lo stratega Tuchel

A Mainz si costruiscono sogni. Lo sa bene il tecnico del Borussia Dortmund Jurgen Klopp, che proprio qui vide i suoi inizi folgoranti come allenatore. Dopo di lui è arrivato un altro “creatore di sogni”, Thomas Tuchel. Anche lui è calcisticamente figlio di Mainz, avendo preso la guida della prima squadra nel 2010 arrivando direttamente dalle giovanili del club. A soli 37 anni Tuchel si presentò in Bundesliga infilando sette vittorie consecutive nelle prime sette partite di campionato, eguagliando il record di Bayern Monaco e Kaiserslautern. Era solo l’inizio però, perchè da quel momento lui e il Main non si sarebbero più fermati.

Le sorprese infatti non sono finite, con i biancorossi al settimo posto in questa stagione e con tanta voglia di restarci fino a maggio. Tuchel ha creato una macchina perfetta, capace di vincere 8 gare in campionato di cui 4 in trasferta. A solo 3 punti dalla corazzata Wolfsburg (sesto in classifica) è normale che i tifosi sognino in grande e vogliano l’Europa.  Da queste parti non ci esalta molto però, anche perchè ogni successo è frutto di lavoro e sacrificio. Il primo a non farlo è proprio Thomas Tuchel, che in soli 3 anni è diventato il nuovo astro nascente dei tecnici tedeschi. Per molti è il nuovo Klopp, per altri il futuro Magath. Quello che è sicuro è che tra i tanti allenatori emergenti, Tuchel è senza dubbio quello più pronto per il salto in una grande squadra. Tutti lo vogliono e il prossimo anno se lo contenderanno le big di Germania, anche se il suo nome circola da un po’ anche sui taccuini di mezza Europa.

Il suo dono più grande è però l’umiltà, sentimento che gli ha permesso di realizzare risultati strabilianti. Ai suoi ragazzi, Tuchel consiglia di restare con i piedi per terra ma di non smettere di sognare:

“Per noi il 7° posto è come aver vinto un campionato. Anzi, lo è già essere nella seconda parte di classifica. Noi però dobbiamo restare con la testa bassa e lavorare. Non ci deve importare cosa dicono o pensano gli altri di noi. Abbiamo una nostra idea di gioco, lavoriamo tanto e conosciamo bene i nostri avversari. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna (4 sconfitte consecutive e l’infortunio a Baumgartlinger) ma ora il peggio è passato. Pensiamo partita dopo partita e poi valuteremo. Per ora dico solo di avere un gruppo fantastico a disposizione, ragazzi ideali in tutto”.  

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