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La lettura compulsiva delle notifiche è una malattia: la FOMO

Gli smartphone ci hanno resi molto più connessi al mondo, da un certo punto di vista, ma ci hanno anche resi schiavi di questa stessa connessione: la rappresentazione di questa schiavitù sono le notifiche, proprio loro che ci avvisano di cosa succede nel nostro mondo.

Secondo una recente interpretazione medica del problema, esiste la possibilità che buona parte di noi sia afflitta da FOMO, acronimo di fear of missing out, la paura di perdersi qualcosa: l’acronimo è talmente utilizzato da essere stato inserito nel prestigioso Oxford Dictionaire – assieme a selfie, twerking, e altre parole -. Le statistiche confermerebbe il problema: buona parte degli utenti degli smartphone hanno bisogno delle notifiche – anche di quelle relativamente inutili, per esempio dei videogiochi.

FOMO

Le statistiche qui riportate sono solo per gli Stati Uniti, ma il nostro paese non dovrebbe essere tanto distante: le notifiche più utilizzate sono le classiche delle chiamate e dei messaggi, ma vi sono anche in classifica quelle per social network, sport e videogiochi: le più sorprendenti sono sicuramente le ultime, più inutili e meno social di tutte le altre.

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