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Sony a rischio bancarotta

Può essere considerata una delle aziende più importanti nella storia dell’informatica, dei videogiochi, ma in generale, della tecnologia, che ha saputo sfornare prodotti rivoluzionari e innovativi. Purtroppo però, almeno secondo l’analisi effettuata da Macroaxis, Sony sarebbe a rischio bancarotta entro i prossimi due anni, gli stessi che decideranno le sorti della società giapponese in relazione alle vendite e all’aumento di popolarità tra i consumatori che assumerà. Il motivo per cui Sony sia così ‘papabile’ per andare in fallimento si basa sui dati forniti fino ad ora che comprendo trimestri ed anni fiscali molto difficili per la compagnia giapponese.

L’analisi effettuata da Macroaxis va a toccare punti molto dettagliati, come la poca innovazione che la società ha inserito nei propri prodotti negli ultimi anni, la concorrenza di Samsung, LG e Apple, sia nel settore della telefonia, dove è stata ormai lasciata da parte e inserita dai consumatori come seconda scelta, sia nel settore delle tv, settore simbolo di Sony, nel quale è sempre stata al top. Andando a spaziare possiamo toccare anche il settore videoludico, dove è rimasta al top, ma nel quale ha accusato molti colpi da Microsoft e Nintendo, oltre che dal mercato dei videogiochi per PC, lo stesso mercato nel quale è praticamente inesistente.

La concorrenza nel settore videoludico l’ha portata ad abbassare i prezzi e di conseguenza a guadagnare meno rispetto agli anni d’oro. Toccando questioni più interne, Sony avrebbe anche alzato i prezzi e le percentuali dei soldi che vengono sottratti ai rivenditori di videogiochi, sia le grandi catene che i piccoli negozi. Se, ad esempio, un videogioco al rivenditore nei primi anni del 2000 costava 30 euro, il videogioco poteva essere messo in vendita anche a prezzi più flessibili, quindi non superiori ai 50 euro. In questo modo Sony si intascava le 30 euro e il rivenditore ne percepiva circa 20, tasse escluse. Ad oggi, purtroppo, sia per il momento di crisi che stiamo vivendo, sia per la concorrenza che si è andata via via a formare, Sony deve percepire maggiore denaro per poter andare a coprire gli eccessivi costi. Tra questi abbiamo la nuova console, PlayStation 4, in vendita ad un prezzo molto competitivo, 399 euro, che però non permette il guadagno alla società giapponese, cercandolo altrove.

Questo gioco al ribasso, ma non al guadagno, ha portato Sony a non creare prodotti competitivi, oltre che funzionalmente ed esteticamente inferiori alla concorrenza, perdendo di conseguenza preziosi consumatori. Per questo la società giapponese avrebbe circa il 46.22% di possibilità di andare in bancarotta entro i prossimi due anni. Ovviamente tutto è relativo, soprattutto in ottica PlayStation 4, console appena nata che porterà molti milioni, se non miliardi, nelle tasche di Sony. Solo il tempo dirà se queste ipotesi saranno cancellate. La speranza di tutti è quella che proprio la PlayStation 4 possa scacciare via questa ipotesi piuttosto tetra.

Macroaxis però, ha analizzato anche gli altri due colossi del settore videoludico, Microsoft e Nintendo, facendo una previsione a lungo termine (2016) su ricavi e perdite delle compagnie. Nintendo è risultata a rischio di fallimento del 22%, mentre Microsoft sembrerebbe la più solida col solo 1% di probabilità.

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