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Nest: lo smart-climatizzatore

Permettere a tutti di vivere una vita migliore: questo è l’obbiettivo della nuova generazione di prodotti smart. Applicazioni o dispositivi che si occupano di fitness, di finanza, di organizzare la nostra giornata, di analizzare la nostra vita, questi strumenti hanno proprio lo scopo di aiutarci analizzanto la vostra vita, dandovi tutte le informazioni necessarie per cambiarla in meglio.

Forse il posto più inaspettato dove trovare la tecnologia smart negli ultimi anni è nel controllo della climatizzazione. Quando il termostato Nest ha debuttato nel 2011, ha svegliato una categoria che in quel periodo era molto inattiva, portando all’interno delle abitazioni sistemi con un design accattivante.

“I sensori che gestiscono questi dispositivi e i dati che generano sono fondamentali, ma sono in realtà solo un mezzo per un secondo fine – spiega Maxime Veron , direttore marketing di Nest – il nostro obbiettivo è quello di utilizzare i dati e trasformarli in informazioni utili per capire cosa vogliono i nostri clienti.

All’inizio di questa nuova sfida il problema era capire come sfruttare al meglio l’energia ed evitare sprechi, la svolta è arrivata quando le società hanno scoperto che la risposta era nelle nuove tecnologie presenti nella nostra vita quotidiana ovvero gli smartphone, la rete Wi-Fi e Internet. Il grande punto di svolta – dice Brad Paine, direttore marketinkg e consulente per l’ ambiente di Honeywell e Combustion Controls Division. – è stato quando tutti i possessori di uno smartphone potevano accedere a controlli a casa dal loro dispositivo – la successiva affidabilità di questi prodotti e i bassi costi hanno consentito l’esplosione di questo mercato.

I termostati come Nest e i modelli Honeywell lavorano con la raccolta di informazioni su suo utilizzo. Ogni volta che si regola il dispositivo lui memorizza le abitudini e le preferenze dell’utilizzatore. In aggiunta si può impostare un calendario e le temperature per ottimizzare al meglio la casa.

Ma come ottimizzare questi consumi? La nostra vita non sempre corrisponde ad un calendario ben preciso e a volte ci sono imprevisti che vanno a cambiare il calendario impostato aumentando i consumi. In soccorso a tutto questo ci sono nel dispositivo alcuni sensori che possono risolvere questo problema come per esempio la localizzazione GPS tramite il nostro cellulare sapendo di conseguenza se siamo presenti in casa oppure siamo in una zona vicina.

Con queste funzioni, possiamo risparmiare molto – dice Paine – se possiamo sapere quando le persone sono in casa e fuori possiamo abbassare di molto i consumi. Questo passo – aggiunge – è una interessante ottimizzazione della casa. Il problema però è la realizzazione di una rete di sensori in casa che potrebbe essere costosa è quindi avere un investimento iniziale molto alto.

Un altro esempio di dispositivo intelligente è rilevatore di fumo e monossido di carbonio, stiamo parlando di Protect di Nest. Così come il termostato, è un dispositivo molto utile in casa, quindi perché non rendere più intelligente e connesso in rete  con un design accattivante? La società ha anche messo a disposizione degli sviluppatori la sua piattaforma in modo che possano creare applicazioni e hardware legati alla società.

L’obbiettivo finale di tutto è una casa in cui tutti gli apparecchi comunicano tra di loro in rete, che condividano i propri dati e soprattutto che non abbiano costi proibitivi facendolo diventare un privilegio per pochi. C’è una vocazione più grande che va olre i dati ottenuti e la tecnologia applicata – dice Veron Nido – è quella di dare un beneficio a tutti. C’è molto che possiamo fare sui nostri dispositivi oggi che non abbiamo considerato.

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