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In futuro vivremo rapporti ed esperienze robotizzate?

Sono rimasto di stucco alla vista di questo filmato (lo trovate a fine articolo). Non mi aspettavo di vedere all’opera un dispositivo come il Double, prodotto da Double Robotics. Ma di cosa si tratta? Sostanzialmente di un iPad collegato ad un marchingegno elettronico mobile, simile a quei Segway che sempre più spesso troviamo per le strade o nei centri commerciali. Differentemente dai classici Segway però, questo Double è in grado di ricevere comandi a distanza. Potremo selezionare il Double che più ci interessa, collocato anche dall’altra parte del mondo, ed esplorare le zone circostanti.

Dobbiamo andare ad una riunione? Colleghiamoci al Double posto in quella zona e rechiamoci virtualmente all’incontro. Il nostro bel faccione sarà presente grazie all’iPad, che tramite un’applicazione di video-chat ci permetterà di essere digil-fisicamente presenti. Potremo ascoltare, interagire con i presenti. Ma il Double non sarà indispensabile solo per scopi lavorativi. Potremo collegarci, ad esempio, ad un Double posto all’interno di un museo e intraprendere una visita vera e propria, anche se fisicamente siamo in tutt’altro luogo.

I dispositivi attuali permettono tutto ciò, quindi perché non sfruttarli? Provo a dare io una risposta a tale quesito. L’utilizzo di tecnologie di questo tipo potrebbe rendere il nostro futuro sempre più obsoleto e anti-sociale. I rapporti interpersonali rischierebbero di diventare freddi, come robotizzati. Ovviamente, se utilizzati con cognizione di causa, tali strumenti possono racchiudere un enorme potenziale. Poter visitare un qualsiasi luogo senza spostarci dal divano potrebbe essere una vera rivoluzione, ma abusare di questi mezzi potrebbe essere un rischio.

Che ne pensate?

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