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Come si misura la temperatura?

312 anni fa nasceva Anders Celsius, astronomo svedese che inventò la scala per misurare la temperatura, il caldo e freddo.

A renderlo celebre fu la sua invenzione più importante: quella della scala Celsius. All’epoca infatti i termometri erano molto usati in campi come la meteorologia e l’orticultura, ma la loro utilità era limitata dalla mancanza di una scala comune, che permettesse agli scienziati di condividere i loro risultati velocemente e in modo affidabile. Per realizzare una scala della temperatura bisogna scegliere i due estremi, due temperature standard su cui tarare le misure. Celsius decise dunque di dimostrare che ebollizione e congelamento dell’acqua rappresentavano costanti universalmente valide.

I suoi esperimenti dimostravano infatti che la temperatura a cui gela l’acqua è universale e indipendente dalla pressione atmosferica (falso), ma almeno per l’ebollizione, davano il risultato corretto, indicando che dipende dalla pressione, e permisero a Celsius di calcolare il punto di ebollizione a differenti altitudini. Abituato ad utilizzare un termometro ideato dall’astronomo francese Joseph-Nicolas Delisle, che attribuiva lo zero alla temperatura di ebollizione, Celsius seguì la stessa logica nel realizzare la sua scala, il cui utilizzo si diffuse presto nella comunità scientifica, e come sappiamo bene, porta ancora oggi il suo nome.

A questo punto la storia diventa leggenda. Si racconta infatti che un anno dopo la morte di Celsius, avvenuta il 25 aprile 1744, Linneo (suo illustre connazionale) si fece costruire un termometro con la scala invertita, da 0 a 100 come si usa oggi, per realizzare i suoi esperimenti di orticoltura.

fonte | wired

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