Sonos, azienda di fama internazionale in campo musicale, ci ha permesso di testare per un paio di settimane il suo sistema HiFi wireless Sonos Play:3 in coppia col Sonos Bridge.
Design e Materiali
Sia Sonos Bridge che Sonos Play:3 sono caratterizzati da linee squadrate con bordi arrotondati.
Sonos Play:3 appare di dimensioni più grandi rispetto a Bridge e presenta 6 facce: la inferiore, così come le laterali, non sono degne di nota, mentre la superiore presenta il tasto Mute e i tasti di regolazione del volume (utili in fase di installazione), la posteriore presenta l’uscita del cavo di alimentazione, una porta Ethernet e una Line-In, la faccia frontale infine offre spazio ai diffusori.
Sonos Bridge è adatto a confondersi nell’ambiente: le linee mordide e arrotondate assieme al colore bianco che caratterizza l’intera linea lo rendono adatto ad ogni tipo di ambiente. Esso è destinato ad essere connesso al router domestico tramite Ethernet e fare dunque da ponte tra esso e i diffusori. Ciascuna cassa può essere ad esso abbinata in modo molto semplice ed essere etichettata mediante lampo in base al luogo nel quale si trova (es: “Salotto”, “Sala da pranzo”, “Bagno”, ecc.).
Prestazioni Audio
Sonos Play:3 si comporta bene nella gestione delle frequenze medie grazie ai 2 mid range integrati, risponde sorprendentemente bene ai bassi, merito del bass radiator che restituisce bassi discretamente profondi, ma l’impressione è che il tweeter sia calibrato sulle frequenze medio-alte, anziché francamente alte e ciò determina una non perfetta aderenza negli acuti e nelle corde.
Per quanto riguarda l’intensità, l’utilizzo ottimale è da attestarsi attorno ai 3/4 del volume massimo, in quanto oltre tende a distorcere lievemente. Alle basse intensità sonore tende a perdere profondità.
Non è stato possibile valutare la stereofonia, ottenuta combinando diversi elementi Sonos, in quanto Play:3 e Bridge erano gli unici elementi di cui disponevamo.
Volendo sintetizzare, si potrebbe dire che risultano perfettamente in linea con le prestazioni della rispettiva fascia di prezzo, riservando all’ascoltatore una piccola sorpresa positiva nei bassi.
Compatibilità
Sonos Play:3 è compatibile con un gran numero di servizi esterni di streaming musicale, tra i quali è possibile citare Spotify, Pandora, Rdio, Deezer (cui viene peraltro associato un abbonamento gratuito per 6 mesi), last.fm, ecc. ma al contempo non è possibile utilizzare Play:3 come una normale cassa, sfruttando il protocollo AirPlay, a meno di non essere dotati di una Apple AirPort Express.
App
Abbiamo avuto modo di provare Sonos Controller, l’unica app in grado di gestire il dispositivo su iPhone, iPad e Mac.
È subito emerso che la versione per iPhone è la meno riuscita delle 3. Se da una parte infatti l’app per iPad e Mac consentono una gestione abbastanza intuitiva del dispositivo, la controparte iPhone necessità di lunghe sessioni di “Indietro–>Indietro–>Indietro” per poter passare alla gestione delle Impostazioni una volta che ci si trova all’interno della sezione Musica e magari si è cercato un brano su Spotify.
La connessione non è sempre stabile e può capitare che ascoltando una playlist, un brano venga interrotto e si passi immediatamente al successivo, ma in questo caso è difficile stabilire se si tratti di un problema dell’app o della connessione Internet.
Perplessità
In queste due settimane di prova mi è stato difficile capire il motivo che ha spinto l’azienda a chiudere il controllo del sistema HiFi alle sue sole app. Renderlo compatibile anche con altre app avrebbe a mio avviso aumentato l’usabilità e il valore dell’oggetto, dal momento che l’app non è priva di difetti e non supporta tutte le features che i singoli servizi offrono (vedi le Radio di Spotify).
Altra grave pecca del sistema è a mio avviso la necessità di avere una AirPort Express per poter utilizzare AirPlay guardando ad esempio un video o un film su iPad. Da delle casse wireless da quasi 300€ ce lo saremo sinceramente aspettato.