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IL PUNTO sulla 12.a giornata – Il Bayern allunga

E’ stata una dodicesima giornata ricca di colpi di scena ma anche di qualche gradita conferma. 32 goal segnati, 7 vittorie interne, 1 pareggio e 2 successi esterni. E’ stata purtroppo la giornata dei due infortuni gravi a Schweinsteiger e Subotic, con il secondo che dovrà guardare il resto della stagione in televisione. Auguri!

Il dato più importante che balza subito agli occhi è naturalmente l’allungo in classifica del Bayern Monaco, che strapazza senza sussulti 3-0 l’Augsburg e porta a 37 il record assoluto in Bundesliga di partite senza sconfitte. I numeri dei bavaresi nell’ultimo anno e mezzo, sono impressionanti. Nonostante un inizio balbettante, per via del cambio di allenatore, i Campioni d’Europa sono stati un macchina da gol e da risultati, infilando vittorie su vittorie e portandosi già a +4 sul Borussia Dortmund alla viglia dello scontro diretto. L’abilità di Guardiola è stato il grande rispetto con cui l’ex Barcellona ha saputo entrare nell’immenso mondo Bayern. Ha cambiato modo di giocare, spesso ha cambiato anche qualche ruolo in campo, ma sempre senza scossoni e senza conflitti. Quando c’è stato qualche problema, vedi lo sfogo si Sammer, Guardiola non ha mai cercato lo scontro rispondendo sempre sul campo.

Si trova invece al bivio della stagione il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, che perde di misura a Wolfsburg una gara sfortunata quanto strana. La sconfitta di Champions League contro l’Arsenal ha fatto male sia per quanto riguarda la classifica che per quanto concerne la forma fisica. Nella ripresa i gialloneri sono apparsi stanchi, con poche idee e incapaci di sciorinare il loro gioco veloce e spumeggiante. L’infortunio di Subotic costringerà la società a tornare sul mercato, magari pensando anche di allungare la rosa con qualche altro innesto di qualità. La palla ora passa al campo. Se il 23 novembre il Borussia Dortmund batterà il Bayern, ci sarà ancora Bundesliga. In caso contrario, servirà un vero e proprio miracolo.

Complimenti al Wolfsburg di mister Hecking. Quarta vittoria consecutiva, quinto posto in campionato ad 1 solo punto dalla quarta piazza Champions. I “Lupi” sono tornati finalmente protagonisti, nonostante un inizio di campionato fatto di alti e bassi. Hecking ha strigliato la squadra dopo la sconfitta interna contro il Braunschweig, cambiando modulo e lanciando titolare il giovane Arnold. La squadra gioca bene, forse non entusiasma ma prende pochi gol e costruisce almeno 5/6 palle gol a partita che i redivivi Olic e Perisic, non sbagliano più. Meravigliosa la rete del 2-1 con cui l’ex Bayern ha piegato il Dortmund. Il Wolfsburg fa parte del “gruppone” di alta classifica che lotta tra Champions ed Europa League. Un gruppo di squadre che parte dal Borussia M’gladbach (sesta vittoria consecutiva in casa contro il Norimberga) e arriva fino all’Hertha Berlino, che con un super Adrian Ramos, ha piegato l’Hoffenheima domicilio riprendendosi il settimo posto con 18 punti. Queste squadre, Borussia, Schalke, Wolsfburg ed Hertha, rappresentano quella parte di Bundesliga emergente che sta lavorando (con un progetto a medio-lungo termine) per arrivare al livello delle prime. Ci sta provando lo Schalke 04, che investe molto bene da anni ma senza mai trovare quella continuità di risultati trovata dall’altra grande di Ruhr, Il Borussia Dortmund. Con il rientro di Huntelaar in attacco, la Royal Blue è forse la favorita per centrare il quarto posto Champions. Tutto dipenderà o no dalla permanenza nell’attuale Champions, perchè il doppio impegno fiacca non poco gli uomini di Keller. Contro il Werder, fino alle fiammate di Boateng, la squadra erain grande affanno.

Complimenti invece all’Hertha Berlino, neopromossa sorprendente, che con pochissimi investimenti gioca un calcio offensivo e bello da vedere. Luhukay sta trovando la quadratura del cerchio nonostante la perdita di Baumjohann, giocatore fondamentale per i suoi schemi. Ramos è decisivo anche “tra i grandi”, il terminale offensivo ideale e capace di trasformare in gol le offensive dei capitolini.  Nessuno gli ha chiesto di arrivare in europa, ma se lo dovesse fare, il tecnico olandese compierebbe un vero e proprio miracolo sportivo passando dalla 2.Bundesliga all’Europa League. La capitale merita il grande calcio.

Dodicesima giornata da dimenticare invece per un Eintracht Francoforte in grande difficoltà e per le due grandi del nord, Werder Brema e Amburgo. Per i “Dinos” la cura Van Marwijk sembra già aver finito i suoi effetti, perchè se in attacco la squadra gioca bene, in difesa si continuano a commettere errori da scuola calcio. E’ davvero un peccato vanificare gli sforzi e le reti, di una linea d’attacco tra le migliori di Germania e con Beister e Lasogga sempre più protagonisti. Difficile che cambi il suo modo di intendere il calcio, ma Van Marwijk deve cominciare anche a pensare alla fase difensiva. Magari il ritorno di Djourou, porterà quella forza e quell’esperienza che mancano. Perde ancora il Norimberga, anche se al di là del risultato (3-1 per il M’gladbach), Verbeek ha dimostrato al Borussia park di avere una squadra piena di orgoglio e con la voglia di raggiungere la salvezza. Se mantiene questa strada, Il Club potrebbe rappresentare la sorpresa della seconda parte di stagione. Molto bene invece lo Stoccarda, che vince il derby del Baden-Wurttemberg con le reti di Ibisevic e dello scatenato Werner, 17 anni. Schneider sta portando avanti un progetto di grande qualità e con giovani molto interessanti. Se gli viene dato tempo, il prossimo anno gli Svevi possono tornare nelle posizioni alte di classifica. Finisce in parità, 0-0, l’atteso derby tra Hannover e Braunschweig. A vincere è stata la paura di perdere, tra due quadre con obiettivi diversi e ancora in corsa per raggiungerli. Gli infortuni però, stanno falcidiando sia la compagine di Lieberknecht che quella di Slomka. Durante la pausa invernale, servirà tornare su mercato.

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