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Sindrome ovaio policistico: come riconoscerla

La sindrome dell’ovaio policistico è una particolare condizione delle ovaie che si presenta con la formazione di numerose cisti di varie dimensioni. Questa condizione comporta alla donna la difficoltà nel rimanere incinta. I sintomi dell’ovaio policistico non sempre si presentano in modo evidente. Alle volte, per rendersi conto di essere affette da questa sindrome è necessario recarsi da un medico ginecologo. Alcune donne riescono a rimanere incinte ma il più delle volte, durante la gravidanza, possono insorgere delle complicanze.

La sindrome si diversica da donna a donna, sia per la sua intensità che per la presenza o meno di sintomi. Ma quali sono i più comuni? I disturbi del ciclo mestruale molto spesso possono confondere la donna. Si possono avere:

  • Alterazioni del ciclo mestruale, come oligomenorrea o amenorrea.
  • Infertilità
  • Irsutismo, ossia l’eccessiva crescita dei peli nelle zone del viso, del petto e dell’addome.
  • Acne, con pelle unta e dermatite seborroica.
  • Ormoni maschili, elevati livelli di testosterone, androstenedione e DHEAS nel sangue.
  • Aborto

C’è da precisare che, la sindrome dell’ovaio policistico, nelle donne più giovani, si presenta con problemi riguardanti le mestruazioni, in quelle di età più avanzata invece, con aborti spontanei, ipertensione e diabete. Il trattamento della policistosi ovarica consiste nella somministrazione di estroprogestinici (la pillola), nel ridurre e bloccare l’irsutismo con estro-antiandrogeni e nello stimolare l’ovulazione per le pazienti che desiderano una gravidanza.

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