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Al 20% degli americani viene vietato Facebook al lavoro

Anche nel lavoro ormai i social network hanno un ruolo importantissimo, ma non tutti la pensano così. La maggior parte dei datori di lavoro tendono a bloccare l’accesso dei propri dipendenti a siti o servizi web durante l’orario di lavoro. Una vasta indagine sul lavoro condotta negli Stati Uniti dalla Statista ha esaminato le condizioni di circa 1.021 soggetti fra impiegati a tempo pieno e part-time. Utilizzando i dati ricavati i ricercatori hanno elaborato un modello statistico, sintetizzato nel grafico qui sotto, dove sono riportati i siti o servizi web più bloccati durante le ore di lavoro.

ChartOfTheDay_1483_Websites_blocked_by_US_employers_n
I datori di lavoro americani che bloccano i siti web, nella speranza di aumentare la produttività dei propri dipendenti sul posto di lavoro, quasi sempre puntato il dito su Facebook per primo. Il risultato é un americano su cinque che non può accedere al famoso social network durante l’orario di lavoro. Twitter si trova al secondo posto tra i siti bloccati nelle aziende, con il 15,1% di utenti “offline” durante il lavoro.

Sorpresi di queste limitazioni? Segnalateci la vostra esperienza con i siti bloccati nella vostra azienda tramite i commenti qui sotto.

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