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Infarto: una proteina influisce sull’attività elettrica del cuore

In Italia, i valori di mortalità più alti dovuti a malattie cardiovascolari si registrano nel Nord, quelli più bassi nel Centro e nel Sud. L’infarto, è la necrosi del tessuto muscolare cardiaco in seguito al mancato arrivo dell’ossigeno e di fattori nutrizionali. I sintomi caratteristici dell’infarto possono presentarsi all’improvviso o anche con qualche preavviso.

Secondo uno studio condotto da alcuni scienziati della University of Cleveland, gli attacchi di cuore avvengono soprattutto di mattina, con maggiore incidenza tra le 6.00 e le 10.00 del mattino. La responsabile è una proteina, chiamata KLF15, la cui concentrazione oscilla, toccando picchi positivi e negativi durante la giornata. L’alterazione di questa proteina influisce sulle camere di pompaggio del cuore, con conseguente irregolarità del battito cardiaco. I livelli alti si registrerebbero proprio la mattina, a causa di un problema che riguarda l’orologio biologico interno e i ritmi circadiani.

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