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Xbox One: la data di lancio potrebbe costare cara a Microsoft

Sono passati poco più di dieci giorni dall’annuncio da parte di Microsoft della data ufficiale in cui lancerà la nuova Xbox One, il 22 novembre, data che però si prospetta essere un problema per la società di Redmond, che deve fare i conti con diversi fattori.

La data annunciata è servita sopratutto per bloccare i rumors che vedevano Microsoft in difficoltà a presentarsi sul mercato entro fine 2013, dando Sony PlayStation 4 in netto vantaggio, non solo per quanto riguarda le ordinazioni, ma anche con la tempistica. Secondo molti analisti però, la mossa strategica di Microsoft, potrebbe essere ricordata come uno dei più grandi errori della sua storia all’interno del settore gaming.

Xbox One non è nuova agli errori. Microsoft infatti l’ha resa ridicola già svariate volte agli occhi dei consumatori e della stampa. Tutto è partito con l’annuncio ufficiale pochi giorni prima dell’E3 2013, dove la società di produzione annunciò la console con caratteristiche diverse da quelle che poi si sono rivelate essere, senza dimenticare la faccenda legata alla perenne connessione ad Internet per il funzionamento del sistema, il quale senza una connessione era impossibilitato (o quasi) ad accendersi.

Le brutte figure non sono finite qui, infatti dopo la presentazione ufficiale è stato annunciato anche il prezzo della console, 499$, che ha fatto storcere il naso a molti videogiocatori, sopratutto per i famosi 100$ in più rispetto al prezzo di PlayStation 4. Insomma, inutile dire che Xbox One è partita con il piede sbagliato.

I problemi però, sono tornati, ma questa volta riguarda proprio la data di uscita ufficiale: il 22 novembre. Come detto all’inizio dell’articolo, Microsoft ha scelto questa data non perché crede di essere pronta, ma per fare semplicemente guerra serrata a PlayStation 4, che uscirà il 15 novembre in Nord America e in Europa il 29 novembre. Microsoft quindi, vuole arrivare prima di Sony sul mercato mondiale, ma forse non ha fatto i conti con le proprie disponibilità, rischiando di lasciare a bocca asciutta molti videogiocatori che da varie settimane hanno preordinato la console.

Insomma, un nuovo passo falso, che purtroppo per Microsoft, potrebbe rivelarsi ancor più negativo dei passati.

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