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Breno, nuova vita al Bayern: “ora sono una persona diversa”

E’ iniziata ufficialmente questa mattina la nuova vita di Breno Vinicius Rodrigues Borges. Il difensore brasiliano, condannato lo scorso anno a 3 anni e 9 mesi di carcere per incendio doloso (fatto risalente al settembre 2011), è stato “riportato” a casa  dal Bayern Monaco (sua ex società di appartenenza) che in base ad un preciso programma di riabilitazione concordato con l’istituto penitenziario, gli ha offerto la possibilità di lavorare come assistente per la squadra B dei bavaresi dalla mattina fino al primo pomeriggio. Il giocatore, visibilmente commosso, ha ringraziato il Bayern per la possibilità concessagli al fianco del presidente Uli Hoeness: “ora sono una persona diversa” – ha confessato il brasiliano in conferenza stampa – “13 mesi di prigione mi hanno insegnato tantissimo”. Anche il presidente Hoeness è molto felice per aver riportato Breno nella “famiglia Bayern” e si augura che il calciatore possa ritornare presto anche in campo: “lui ama giocare a calcio e speriamo tutti che possa tornare a farlo. Si allenerà e tornerà in forma, perchè se c’è uno spiraglio di possibilità e di speranza, vogliamo aiutarlo a realizzare il suo sogno. Probabilmente non gli sarà possibile giocare a calcio in Germania o in Europa ma i dirigenti del San Paolo, sua vecchia società, ci hanno detto che sarebbero disposti a tesserarlo immediatamente”.  Anche gli avvocati di Breno sperano che a gennaio 2014 il calciatore possa liberarsi grazie alla condizionale e tornare libero molto prima del previsto. A soli 25 anni, sarebbe ancora un giocatore arruolabile per qualsiasi società.

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