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Google Play Music All Access: vediamo come funziona

Nella giornata di ieri è stato reso disponibile in Italia, ma anche in Europa, il servizio dedicato alla musica in streaming di Google. Sto parlando di Google Play Music All Access, che in questo articolo cercheremo di spiegarvi fin nei minimi dettagli, per farvi capire cosa offre. A tal proposito abbiamo registrato anche una video-guida, che trovate a fine post.

Innanzitutto parliamo dei costi. Questo servizio è disponibile in due varianti: uno gratuito che permette di utilizzarlo come semplice “contenitore” e uno a pagamento. La variante “contenitore” permette di caricare al suo interno tutta la vostra musica, potendola così avere a disposizione dovunque andiate, qualsiasi dispositivo abbiate a disposizione. Vi basterà collegarvi con il vostro account e tutto sarà lì, pronto per essere ascoltato. C’è solo una limitazione, ovvero quella dei  brani che è possibile caricare: 20.000.

Play Music All Access

Il piano a pagamento, quello vero e proprio, costa 7,99€ se vi abbonate entro il 15 settembre (il primo mese è gratuito). Dopo il 15 settembre il prezzo sarà di 9,99€ al mese. Ma cosa offre? Google Play Music All Access da accesso rapido a tutta la musica che volete ascoltare. Vi basterà cercare, o selezionare, un brano per far partire la riproduzione.

A sinistra trovate una sidebar con diverse voci. Scopriamo cosa mettono a disposizione:

  • Ascolta ora – da accesso agli ultimi brani da voi ascoltati;
  • La mia raccolta – da accesso ai brani che avete salvato. Potete utilizzare questo spazio anche per inserire artisti o album;
  • Radio – da accesso alle stazioni radio create da voi;
  • Esplora – da qui potete partire alla scoperta di nuovi brani da ascoltare.

Ancora sotto trovate poi le varie playlist, che sarete sempre voi a creare, ma anche i brani a cui avete messo Mi piace, i brani ancora in coda, gli ultimi aggiunti e gli acquistati.

Google Play Music All Access

Cliccando su un brano si avvierà la riproduzione, potrete quindi ascoltarlo, aggiungerlo ad una playlist, oppure alla vostra raccolta, mettere mi piace o non mi piace. Potrete anche creare una Radio, avendo così a disposizione una serie di altri brani dello stesso genere.

Insomma, tra questo servizio ed altri simili, vedi Spotify o Rdio, cambia veramente poco. Manca un’app per iOS, e ciò è certamente penalizzante per il colosso di Mountain View. Per chi utilizza Android invece nessun problema. L’app c’è, ed è perfettamente funzionante. Il servizio si basa su web, quindi non dovrete scaricare nessun software. Che voi abbiate un tablet Windows, un Mac o un PC Linux, Google Play Music All Access sarà lì, pronto per essere utilizzato. Se volete iscrivervi, approfittando del primo mese gratuito, cliccate qui.

Ecco la video-guida:

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