Proprio ieri è stato annunciato da Jan Koum, CEO di WhatsApp, il supporto dell’applicazione al push-to-talk, che permetterà a tutti gli utenti di parlarsi gratuitamente. Il progetto era partito sei mesi fa, in modo da rendere l’app competitiva contro le altre presenti negli store, come Facebook Messenger, Line e Kakao, che già avevano il supporto per i messaggi vocali.
La differenza sostanziale tra WhatsApp e i suoi competitor è la fonte di reddito: mentre WhatsApp guadagna solo dall’iscrizione annuale (0.99 $), gli altri, Line e Kakao ad esempio, guadagnano anche da stickers e giochi integrati. Line ha guadagnato nel secondo trimestre 2013 ben 132 milioni di dollari, mentre Kakao riferisce un fatturato di 311 milioni di dollari nello stesso periodo.
Come risulta dalle statistiche di Onavo Insights, nella maggior parte del globo è WhatsApp a farla da padrone, se si escludono Cina, Giappone e Corea. Questo significa che WhatsApp può tranquillamente fregarsene di adesivi, giochi e aggiunte inutili alla propria app.
fonte | The Next Web