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Brasile: arbitro accoltella calciatore, tifosi lo decapitano

Massacro in Brasile durante una partita di calcio fra dilettanti. L’arbitro ha accoltellato e ucciso un giocatore per una reazione dovuta ad un cartellino rosso. Quando la notizia della morte del calciatore si è venuta a conoscere fra il pubblico, è scattato la caccia a l’uomo nei confronti del giovane arbitro (20 anni). Dopo averlo catturato, i tifosi lo hanno lapidato e poi decapitato.

Il macabro episodio, riportato da “GloboEsporte”, e’ avvenuto a Pio XII, un paesino di meno di 30 mila anime, nell’entroterra del Maranhao.

Questo è il racconto ufficiale:

L’arbitro Otavio Jordao da Silva de Catanhede ha prima discusso col giocatore Josenir Santos Abreu per un’espulsione: il calciatore ha aggredito il direttore di gara con un calcio, poi Otavio ha estratto un coltello e ha colpito Josenir al petto con due colpi. Inutile la corsa in ospedale, il ragazzo è morto. A quel punto è esplosa la rabbia dei presenti. Un primo tifoso si è scagliato contro Otavio Jordao, legandolo, e poi colpendolo al volto con una bottiglia, sgigurandolo. Un altro tifoso ha colpito l’arbitro al collo con un coltello, mentre un terzo ha poi tagliato testa, gambe e braccia dell’arbitro con una falce. Successivamente la testa dell’arbitro è stata inchiodata su una rete di recinzione con del filo spinato, mentre il resto del corpo è stato lasciato sul campo.

fonte | VoceGiallorossa

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