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Braccio bionico ridona speranza a uomo meritevole

New York City, seconda edizione del Global Future 2045 International Congress, evento dedicato alla sviluppo tecnologico per risolvere le sfide più importante del 21º secolo e future che ha convocato i più lungimiranti intellettuali da tutto il mondo. Fra le tante presentazioni anche una demo di 20 minuti su una protesi artificiale al braccio: nulla di nuovo direte ma nessuno in quella sala era preparato a quello che seguì.

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Nigel Ackland, protagonista del video, é uno tra i primi uomini che ha subito un innesto bionico di protesi al braccio con risultati e abilità impressionanti. Questo appasionato musicista di Royston, in Cambridgeshire (UK), ha subito un incidente industriale circa sei anni fa, che ha causato alla perdita del suo braccio destro. Nel corso dei mesi e dei vari interventi chirurgici l’arto gli é stato sostituito con uno scomodo gancio metallico. Akland vedendosi privare delle sue capacità motorie proprio nel pieno della sua vita cadde in un profondo stato di depressione.

La buona stella però non l’ha abbandonato e all’inizio dello scorso anno gli viene proposto di partecipare ad un esperimento per la Bebionic3, azienda specializzata nello sviluppo di protesi, dove gli sarebbe stato impiantato un braccio bionico avanzato sviluppato da RSLSteeper. La protesi -se così si può superficialmente definire- a dire di Ackland é come avere un braccio umano perché il dispositivo risponde al segnali  provenienti dai nervi e dai muscoli del braccio, dandogli la possibilità di svolgere qualsiasi mansione quotidiana e addirittura la capacità di ruotare il polso a 360 gradi.  Questa impressionante manovra – riproposta al congresso- e l’intera presentazione ha lasciato il pubblico completamente basito.

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Il suo discorso ha guadagnato una standing ovation e ha fatto parlare di sé in tutto il congresso, mettendo in ombra le altre grandi presentazioni che l’hanno susseguito: pensate che alcuni lo hanno scherzosamente -ma non troppo- paragonato alla fantascienza cinematografica di Terminator. Il suo caso ci fa pensare, pensare che mentre per tutti noi la tecnologia si presenta sotto forma di computer portatili o di iPhone, per Ackland (e speriamo per tanti altri in futuro) invece é divenuta letteralmente una parte di lui salvandogli la vita e aiutandolo ogni giorno in modi incredibili.

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Ma come funziona questo miracolo della scienza biomeccanica? Ackland non é sceso troppo nei particolari “limitandosi” a spiegare che il braccio é alimentato da una batteria interna e presenta dei sensori di movimento sulla sommità interna ed esterna dell’innesto che gli permettono un controllo avanzato sulla protesi attraverso input nervosi. La superficie della mano ha un grip in gomma garantendogli una presa salda sugli oggetti e una maggiore precisione. Il terminale  è intercambiabile con diversi modelli accessori.  La base del braccio bionico é rimovibile per poter essere ricaricata durante la notte e al mattino è pronta per una giornata di normali fatiche. La cosa più importante, afferma Ackland, sono le ricompense psicologiche che gli hanno fornito la fiducia necessaria per ritornare a fare esercizio fisico. Ora non é più costretto a sentirsi isolato ed evitato dalla società e le persone che prima erano titubanti nell’avvicinarsi ora lo cercano per saperne di più su questa vicenda. “Questo é un monito a non arrendersi mai, c’e sempre speranza “, ha dichiarato Ackland esclamando.

fonte | thenextweb

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