A primo impatto sembra quasi si assistere a una partita ma, mettendo un attimo a fuoco, ci si rende conto che in realtà e “semplicemente” un allenamento. In diecimila si sono presentati sugli spalti dell’Allianz Arena (5 euro il biglietto per un incasso che andrà devoluto in beneficenza alle persone colpite dagli alluvioni in Germania) per assistere al prima seduta di Pep Guardiola da nuovo tecnico del Bayern Monaco: il suo ingresso sul campo è stato accolto da applausi scroscianti.
I tifosi sono convinti che il catalano possa essere l’uomo giusto per continuare a vincere, nonostante una mentalità completamente diversa da quella tipicamente tedesca. Il suo è un calcio veloce, offensivo, che fa del possesso palla l’arma maggiore. E non è un caso che una delle sue prime modifiche sia stata quella di tagliare l’erba del terreno di gioco molto bassa e di innaffiarla poco prima di scendere in campo. Una pratica nuova per i tedeschi, ma che ha sempre contraddistinto i metodi di allenamento del “Pep”. Oltre ai nazionali Dante, Luiz Gustavo e Javi Martinez (impegnati in Confederations Cup), assenti pure Robben, Mandzukic e il nuovo acquisto Goetze. Per loro la stagione inizierà dopo. Ma a Monaco, l’effetto Guardiola è già cominciato.