Fin da quando ero piccolo amavo la fotografia e da un po’ di tempo ho deciso di passare al mondo delle reflex per sfruttare questa mia passione al massimo. Qualche settimana fa ho pensato “Perchè non condividere le mie conoscenze – che ancora, devo dire, sono abbastanza base – con gli altri?” e quale modo migliore se non qui? A partire da oggi, ogni domenica, pubblicheremo una “lezione” della fotografia, dove andremo a scoprirla partendo dalle basi. L’argomento di oggi è la Reflex.
Partiamo col dire che esistono (genericamente) tre tipi di macchine fotografiche: compatte, bridge, reflex. Le reflex però non sono le medesime, infatti ne esistono di più tipi e di diversa fattura. Noi principalmente ci baseremo sull’utilizzo di quelle dette “entry-level” ovvero che servono per avvicinarsi al mondo fotografico avanzato, infatti questo pseudo-corso è diretto a coloro che hanno appena comprato la loro prima reflex o che già hanno (magari regalata) e non sfruttano.
Altra cosa da mettere in chiaro è la differenza di marca. Le principali reflex sono Nikon, Canon e Sony, non esistono marche migliori e peggiori, ognuna ha da la sua caratteristiche (per lo più soggettive) differenti.
Come detto prima, iniziamo con lo spiegare come è fatta una reflex. Iniziamo dall’esterno.
L’esterno della reflex
La reflex è composta all’esterno da due parti, corpo macchina e obbiettivo (di cui parleremo in una lezione successiva). Il corpo macchina, come lo vediamo all’esterno, è costituito principalmente dalle parti che vedete nell’immagine qui sotto (naturalmente le reflex professionali possiedono parti in più, quindi abbiamo deciso di accostare tutti e due i tipi di reflex).
L’interno della Reflex
Ora andiamo alla parte un po’ più complicata che riguarda il “com’è fatta una reflex”, ovvero l’interno. Le reflex al loro interno sono costituite da poche parti essenziali: pentaprisma, specchio, otturatore, sensore, amplificatore di segnale, processore, sensore di autofocus.
Dovete sapere che una delle parti più importanti è lo specchio mobile (da cui deriva il nome reflex). Questo, quando è nella fase di “riposo” riflette la luce che entra dall’obbiettivo verso il pentaprisma, il quale a sua volta lo riflette nel mirino ottico senza alcuna distorsione.
Invece, in fase di scatto, lo specchio si alza e fa passare la luce che arriva al sensore. Dopodiché il segnale arriva all’amplificatore, qui viene appunto amplificato (attraverso l’uso dell’ISO – di cui parleremo fra qualche lezione) e arriva in fine al processore che elabora i dati ricevuti e li salva, mostrandoli poi nel display. Questo avviene quando stiamo scattando oppure quando impostiamo la visualizzazione in Live View (cioè che l’immagine viene riprodotta nel display – come nelle compatte) oppure quando eseguiamo una ripresa video.
Inoltre, per ogni puntata ne faremo una video. Ecco la prima lezione.