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Ologrammi 3D, presto in arrivo per raccontare l’Olocausto

Si stima che in tutto il mondo siano circa 500.000 i superstiti dell’Olocausto ancora in vita, ma con un’età media intorno agli 80 anni inevitabilmente il numero è destinato a scendere in breve tempo. Conservare la loro testimonianza di quanto accaduto durante la Shoah significa assicurare un patrimonio dal valore inestimabile alle generazioni future. Per fortuna in aiuto abbiamo la tecnologia, che con un progetto portato avanti dall’Institute for Creative Technologies della USC (University of Southern California) sta cercando di poter fare l’impossibile.

Il progetto consiste nel registrare i racconti di chi è sopravvissuto alla follia nazista per trasformarli in ologrammi 3D, attraverso l’utilizzo di sette videocamere. L’acquisizione dei filmati avviene all’interno di una cupola chiamata Light Stage 6, illuminata da 6.000 LED con l’ausilio di uno schermo verde (simile a quelli utilizzati per la realizzazione degli effetti speciali nel cinema).

Una volta portato a termine il processo di elaborazione, gli ologrammi possono essere mostrati in tre dimensioni all’interno di uno spazio pubblico, ad esempio un museo o nelle aule scolastiche, consentendo a chi osserva di muoversi per guardarli da prospettive differenti. Secondo alcune fonti il team avrebbe quasi terminato lo sviluppo e sarebbe pronta per l’utilizzo.

fonte | the verge

 

 

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