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RIM ha considerato la migrazione ad Android

Il CEO di RIM Thorsten Heins in un’intervista al Telegraph, ha trovato la forza per iniziare ad ammettere che la compagnia non è capace di competere con aziende del calibro di Apple e Samsung senza un aiuto dall’esterno. Ciò che però è passato in secondo piano, è che durante questa intervista Heins ha inoltre ammesso che insieme al consiglio d’amministrazione hanno seriamente valutato di migrare verso Android prima di decidere di provare a continuare per la loro strada con BlackBerry 10.

Heins, ha infatti sottolineato come abbiano seriamente considerato la migrazione, ma si siano tirati indietro per la scarsa possibilità di personalizzare la piattaforma che avrebbero avuto. Il CEO di BlackBerry ha voluto lasciare intendere che l’utenza BlackBerry sia in un certo senso più prestigiosa rispetto a quella delle altre piattaforme. Utenti che non si fossilizzano nei giochi o nel divertimento ma usano il loro smartphone per lavoro (anche se diverse ricerche di mercato, hanno dimostrato come diverse grosse compagnie siano effettivamente passate dalla piattaforma di casa RIM a quella di Apple o di Google).

Dato che però la compagnia ha deciso di proseguire per la sua strada, ora dovrà essere in grado di tirare fuori dal cilindro cose che possano davvero renderla competitiva come nei tempi d’oro. Abbiamo infatti più volte parlato in questi ultimi mesi di RIM e delle difficoltà e finanziarie e societarie che sta attraversando.

A detta di Heins uno dei fattori chiave degli smartphone BlackBerry è il BlackBerry Messenger; il CEO ha infatti affermato:

…la funzione chiave che attrae le persone al BlackBerry. Non esistono altri sistemi grazie ai quali si può leggere, scrivere e avere ricevute di lettura di un messaggio. Pensiamo che estendere il servizio ad altre piattaforme possa svantaggiare la compagnia… …Penso che ci sia una grossa differenza tra coloro che vendono telefoni e coloro che oltre a fare questo offrono anche dei servizi…

Ci auguriamo che RIM trovi il modo di tornare alla ribalta, ma con queste premesse personalmente la vedo dura. Istintivamente, infatti, non riesco a dare fiducia ad un’azienda che ha un CEO che reputa un servizio di messaggistica la chiave di volta della sua compagnia. Il fatto inoltre che con i paraocchi affermi che non esistono servizi simili al BlackBerry Messenger lo trovo addirittura più fastidioso. Basti pensare ad iMessage che condivide con BBM la caratteristica di essere chiusa ad i soli dispositivi Apple, per finire con WhatsApp che è addirittura multipiattaforma.

fonte | BGR

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