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TechGenius intervista Sandro Pennisi: sviluppatore di noidentity [redeem in regalo]

Apple con il suo App Store ha dato la possibilità a molti sviluppatori di tuffarsi nel mondo iOS trasformando le loro idee in tanti quattrini. Sono nate realtà davvero sorprendenti, come quella di noidentity, che ha saputo distribuire ottime applicazioni del calibro di MoneyBook, ListBook e BudgetBook.

Ma come nascono applicazioni come queste? Cosa spinge questi sviluppatori a tuffarsi nel mondo iOS? Scopriamo intervistando Sandro Pennisi, uno dei due developers che lavora dietro la realtà noidentity.

Intervista

TechGenius: innanzitutto grazie per averci concesso qualche minuto del vostro tempo per questa intervista. Cominciamo parlando un po’ delle vostre app: voi avete sviluppato app per iOS molto importanti come MoneyBook, ListBook e BudgetBook. Come è nata questa vostra passione per lo sviluppo software? Quando avete deciso di entrare nel mondo dello sviluppo per iOS?

Sandro Pennisi: grazie a te per questa occasione. Siamo in due a noidentity, il mio amico Mischa ed io. Ci siamo conosciuti 5 o 6 anni fa, quando abbiamo lavorato tutti e due in una ditta che faceva software per uffici dello stato. Niente di spettacolare per essere sinceri. Ma ci siamo capiti bene subito, anche perche eravamo grandi fan di tutti i prodotti Apple. Allora nel 2007, quando Apple fece vedere il primo iPhone, eravamo subito entusiasti! Era proprio spettacolare! E visto che lavoravamo già come sviluppatori (e designer) di software, per noi era chiaro che ci saremmo messi a fare programmi per l’iPhone. Nel 2008 poi uscii l’SDK per gli sviluppatori. Subito ci siamo messi a programmare, a sperimentare. Era proprio magico poter fare un programma per un device con un touchscreen. All’epoca era veramente qualcosa di rivoluzionario.

TechGenius: dopo il successo di MoneyBook avete cominciato a lanciare in App Store una serie di importanti applicazioni. Come siete passati da un’app per la gestione finanziaria ad un’app come ListBook, o Yealry?

Sandro Pennisi: tutte le nostre applicazioni sono nate perché avevamo bisogno noi stessi di questi programmi. Per esempio MoneyBook l’abbiamo fatta perché nel 2009, quando ancora lavoravamo insieme in questa ditta, uscivamo spesso insieme a mangiare o a fare shopping. Allora abbiamo pensato “ma quanti soldi spendiamo ogni mese?” e abbiamo cominciato a cercare un applicazione per calcolare ciò. E visto che non abbiamo trovato un’app che ci soddisfasse, abbiamo creato MoneyBook [link App Store]. La stessa cosa vale per ListBook [link App Store] e Yearly [link App Store]. Abbiamo provato quasi tutte le app per fare delle liste di cose da fare, ma nessuna ci è piaciuta al 100%. E come sempre dimentico i compleanni, e qui nasce Yearly :)

E’ la nostra filosofia, vogliamo fare delle applicazioni che noi stessi utilizziamo. Non ha senso fare un programma che alla fine non utilizzi. Io penso che se faccio un programma che e perfetto per me, non sarà perfetto per tutti, ma sarà perfetto anche per tanti altri.

TechGenius: scendiamo un po’ nel privato: quanto rendono effettivamente applicazioni di successo come quelle da voi sviluppate? Cosa serve per portarle così in alto in classifica?

Sandro Pennisi: naturalmente non vi possiamo dire numeri esatti. Ma diciamo che guadagniamo quello che ci serve per sopravvivere. Io lavoro al 100% per noidentity mentre ilmio amico Mischa al 50%, poiché ancora lavora per la ditta di informatica. Insomma, si possono fare i soldi nell’App Store, ma non stiamo diventando ricchi :) Ma per me i soldi non sono quello che importa. A me importa fare quello che mi piace, quello che è la mia passione. E sono veramente fortunato a poter vivere di questo.

Bisogna fare quello che ti piace, quello per cui credi che sia la cosa giusta per te. Ci si deve mettere molto lavoro e molta energia. Il successo non viene subito, anche con MoneyBook ci sono voluti anni prima che abbia avuto un po’ di successo. E poi penso che bisogna anche avere un po’ di fortuna (per esempio se Apple decide di mostrare la tua app sulla prima pagina dell’App Store).

TechGenius: non avete pensato di espandere i vostri orizzonti di sviluppo anche ad altre piattaforme, come Android o Windows Phone ad esempio?

Sandro Pennisi: tanta gente ci ha domandato questo. Ma per essere sincero, non abbiamo mai pensato di fare un’app per Android o Windows Phone. E’ una questione di cuore :) Se ci interessassero i soldi, sarebbe logico fare una versione per ogni piattaforme che esiste. Ma non e questa la nostra filosofia. Se mai farei una app per Windows Phone, perché penso che sia veramente un sistema operativo bello.

TechGenius: quali sono i vostri progetti futuri? State lavorando ad altre applicazioni o all’espansione della stessa Noidentity?

Sandro Pennisi: siccome siamo solo in due, anzi, siamo solo uno e mezzo (perche Mischa lavora ancora per la ditta), ci dobbiamo concentrare su pochi progetti. Quest’anno e l’anno di ListBook e BudgetBook. ListBook ha gia ricevuto grandi update, è universal e anche con sincronizzazione via iCloud. Quest’ultima ha ancora un po’ di problemi, ma speriamo di poter migliorare. Il progetto più grande e BudgetBook. Per il momento sto lavorando al 100% alla nuova versione di BudgetBook che sarà completamente nuova. E anche per iPhone (fino adesso era solo iPad) e con sincronizzazione. Penso che sia l’app piu ambiziosa che abbia mai fatta nella mia vita.

E adesso ci sarà la WWDC, vediamo cosa porterà di nuovo. Io e Mischa speriamo anche che ci saranno delle novità per quanto riguarda iCloud. Per il momento non e molto facile per gli sviluppatori. E un po’ una “Beta” per essere onesti. Questo sono i progetti per quest’anno. Poi ci sono sempre piccoli update per tutte le applicazioni, ma ListBook e BudgetBook sono i progetti piu grandi per noi nel 2012.

Per tutti i lettori di TechGenius, noidentity ha messo a disposizione tre codici redeem per ogni loro applicazione presente su App Store, quindi per MoneyBook, ListBook, BudgetBook e Yearly. Se volete accaparrarvene uno, seguiteci su Twitter, dove fra qualche minuto li distribuiremo.

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