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Lenovo investe 800 milioni su smartphone e tablet

Il colosso cinese ha annunciato la realizzazione di un nuovo polo produttivo a Wuhan, in Cina, dove avranno sede la ricerca e sviluppo, la produzione e la distribuzione di telefonini, tavolette e affini. L’obiettivo: scalare le classifiche di vendita anche in questo settore.

Lenovo investirà 796 milioni di dollari nella costruzione di fabbriche per lo sviluppo e la produzione di tablet, smartphone e altri dispositivi mobile. È un chiaro sintomo che le aziende di personal computer non possono più permettersi di focalizzarsi nell’esclusiva produzione di desktop e notebook, che stanno perdendo sempre più terreno davanti all’avanzata di tavolette e telefonini intelligenti.

Lenovo, al momento il produttore di Pc con i più alti margini di crescita a livello mondiale, ha capito che la strada del successo passa per i prodotti mobili, e dopo avere messo da parte i netbook per puntare sui tablet ora ha deciso di svilupparseli in casa per garantirsi costi inferiori e migliori possibilità di differenziazione dei prodotti rispetto alla concorrenza.

I primi passi nel campo dell’ultramobility sono stati fatti lo scorso anno, quando l’azienda ha istituito una nuova business unit dedicata allo sviluppo di questi prodotti. In Europa il cambiamento strategico di Lenovo finora si è percepito poco perché la stragrande maggioranza dei prodotti realizzati da Lenovo è stata veicolata solo sul mercato cinese, che secondo gli analisti è stato promosso come banco di prova, prima di spedire i prodotti nei mercati esteri.

Lenovo detiene il 9,1 per cento del mercato smartphone cinese e si riconferma il quinto più grande fornitore di smartphone nel Paese durante il quarto trimestre. Il prossimo passo dovrebbe essere la distribuzione nei mercati emergenti, dove ovviamente le opportunità di guadagno sono maggiori.

Il nuovo polo industriale dell’azienda cinese sarà fabbricato in casa, a Wuhan, e la struttura sarà operativa a partire da ottobre 2013. Qui saranno ospitati la ricerca e sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello globale. Tablet e smartphone saranno infatti indirizzati sia al mercato cinese sia a quelli stranieri, e a beneficiarne sarà in primo luogo la supply chain. Il colosso cinese ha calcolato che il nuovo polo produttivo genererà un fatturato pari a 10 miliardi di yuan entro il 2014 (l’equivalente di 1,2 miliardi di euro), per raggiungere poi i 50 miliardi entro cinque anni.

fonte | intomobile

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