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Perché Google Play?

Con l’imminente arrivo dell’iPad di terza generazione, il lancio di Google Play è passato un po’ in secondo piano. Google Play è una vera e propria rivoluzione per il colosso di Mountain View. Tutti quei servizi che prima venivano offerti separatamente, come Android MarketGoogle Music e Google Books, ora saranno rilegati sotto un’unica piattaforma, denominata appunto Google Play.

L’utente dovrà accedere a Google Play per scaricare una nuova applicazione, per effettuare il download di un nuovo libro o dell’ultimo singolo di un artista famoso. Insomma, Google Play sarà l’iTunes di Mountain View. Ma perché i dirigenti Google hanno deciso di intraprendere questa strada?

La risposta a questa domanda può essere semplice, ma allo sesso tempo contorta. Google ha sempre offerto i propri servizi distaccandoli l’uno dall’altro. Ad ogni categoria era assegnato uno store differente, quindi l’utente non era mai invogliato a comparare un nuovo libro, o un nuovo brano, perché ci finiva per caso mentre stava cercando un nuovo gioco per il suo dispositivo Android. L’unificazione di tutti gli store fa si che si crei un ecosistema in stile iTunes che tanto successo ha dato ad Apple e ai suoi iDevice.

Inoltre, Google Play mette anche a disposizione delle funzionalità aggiuntive assai comode, come la sincronizzazione simultanea di tutti i contenuti scaricati su tutti i dispositivi in vostro possesso. Insomma, piano piano la società di Mountain View sta ricalcando le orme dell’azienda rivale. Apple è stata sempre ammirata per l’ecosistema che è riuscita a creare intorno ai suoi dispositivi. Google sarà capace di fare altrettanto?

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