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Sostenibilità digitale: come ridurre gli sprechi

Negli ultimi anni sempre più persone hanno cominciato a modificare le proprie abitudini quotidiane per ridurre gli sprechi. Hanno introdotto nuove tipologie di prodotto e modificato quelle esistenti perché fossero sostenibili, in una sorta di ritorno alle origini. Sono state reintrodotte le borse di stoffa, si è cercato di consapevolizzare le attività commerciali nell’utilizzo di cannucce di carta o di metallo riutilizzabili, ci si è mossi a favore di borracce rispetto a bottigliette usa e getta. Tanti piccoli cambiamenti sono stati introdotti, in un’ottica di eliminazione graduale della plastica, per quanto possibile.

Per questa stessa ragione, in un momento storico in cui è un comportamento ordinario acquistare online, è importante fare attenzione anche agli imballaggi e allo preco monouso, che solo fino a un paio di anni fa erano oggetti scontati per chiunque.

A tirare le redini di questa nuove tendenza ecologista, che si spera attiri un pubblico sempre più grande, è stata proprio la generazione Z che ha iniziato a scendere in piazza per far sentire la propria voce parlando di crisi climatica. Questi giovani attivisti non si sono fermati neanche in piena crisi sanitaria e hanno continuato a farsi sentire anche in piazze virtuali.

A dare il buon esempio sono stati proprio i più giovani, che tramite manifestazioni, cambio di abitudini ed un uso sempre più consapevole degli strumenti a disposizione oggi, sono stati in grado di informarsi e rendere consce sempre più persone. La generazione Z ha fatto della sostenibilità il proprio pilastro e, in un mondo in cui fisico e virtuale tendono a unirsi sempre di più, sta cercando di aumentare la propria consapevolezza anche sul web.

Contenuti online: ambienti che vanno tutelati

La maggior parte dei contenuti caricati giornalmente sul web sono opera di generazioni precedenti, che non percepiscono la rete come un luogo che necessita di un certo decluttering e ordine. Questo nonostante già negli anni ’60 si cominciasse a sentire la necessità di classificare la rete come un ambiente che, in quanto tale, influenza la mente delle persone e di conseguenza necessità di un certo ordine per perseguire una conoscenza consapevole.

A distanza di trent’anni da allora, è stata istituita la Media Ecology Association, ovvero un’associazione internazionale con lo scopo di istruire i giovani nelle scuole su questi concetti così astrusi e intangibili. Lo scopo di questa associazione è proprio quello di rendere consapevoli gli utenti del web che i media non sono solo mezzi di comunicazione. Si tratta infatti di ambienti abitati, veri e propri ecosistemi, che, come tali, vanno tutelati per mettere a chiunque di interagire e comunicare in maniera consapevole e rispettosa, esattamente come accade nei luoghi fisici.

Il web è infatti un luogo talmente vasto che risulta difficile districarsi tra le tante tipologie di prodotti e servizi offerti. Accade per qualsiasi tipo di sito web. In quanti sono incorsi in delle truffe pensando di acquistare un prodotto, inviando denaro senza poi ricevere il prodotto in cambio. Navigare sul web può risultare difficoltoso e fuorviante, soprattutto per coloro che non sono nativi digitali. Per questo motivo è importante affidarsi solo a siti legali e sicuri, specialmente quando ci sono in ballo acquisti o scambio di informazioni. Un esempio calzante è quello relativo all’intrattenimento online. Può capire spesso di incappare in siti fraudolenti che, tramite promesse di vincite facili, invitano i giocatori a provare le loro piattaforme. Per evitare eventi spiacevoli e utilizzare solo piattaforme legali e munite di certificati ADM, esistono siti appositi che verificano l’affidabilità delle piattaforme di gioco e stilano liste aggiornate dei migliori casinò online dal vivo sul mercato. Un’ultima novità in questo campo è quella relativa ai giochi live che permettono al giocatore di vivere un’esperienza sempre più interattiva con live dealer italiani e consigli utili su come scegliere la piattaforma più adatta alle proprie esigenze.

Come rendere il web sostenibile

Agire in termini di sostenibilità nel mondo digitale è più complicato di quanto si possa pensare. Innanzitutto, per operare in queste modalità è bene pensare attivamente prima di realizzare i propri contenuti, evitando ridondanze se possibile. Di seguito è buona norma pensare se il contenuto che si vuole realizzare è davvero necessario. Non bisogna strafare solo perché si può.

Come in ogni azione quotidiana, è giusto consumare con consapevolezza le risorse online oggi a disposizione, utilizzando quanto si è prodotto anche in un’ottica di risparmio di energia. È importantissimo poi evitare di diffondere informazioni false, le famose “fake news”, nocive non solo per chi le condivide ma soprattutto per chi le legge. Infine, è fondamentale educare alla sostenibilità digitale portando chiunque a riflettere sull’importanza relativa a questi ambienti online. Valerio Bassan ricorda «questa concezione del bigger is better ha radici sistemiche, primo, perché il concetto della “crescita a ogni costo” è un pilastro del capitalismo, al punto che l’assenza temporanea di crescita è considerata una crisi; secondo, perché i mass media ci hanno instillato l’idea che per “contare qualcosa” sia necessario avere un’influenza sul grande pubblico e sulla massa, pena l’irrilevanza; terzo, perché internet e i social ci hanno spinto a credere al mito del “raggiungere tutti”, vendendoci la connessione come una commodity in grado di appianare distanze sociali e interpersonali».

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