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Il flop al Mondiale delle stelle Bayern: il lavoro tecnico e psicologico che attende Niko Kovac

Kovac

Kovac psicologo – Il lavoro che attende Niko Kovac è importante e molto delicato. Il tecnico croato dovrà infatti districarsi tra il lavoro sul campo e quello mentale, perchè al momento il Bayern appare come un cantiere aperto e con molti nubi nere all’orizzonte. la campagna acquisti è infatti ferma, proprio perchè si deve prima capire il futuro di tante stelle che hanno voglia di cambiare aria. Il solo arrivo è quello di Serge Gnabry, calciatore acquistato però nella passata stagione prima del prestito all’Hoffenheim. Kovac dovrà lavorare esattamente nella stessa maniera di Francoforte, dove arrivò due anni e mezzo fa in un ambiente rassegnato e sull’orlo della spaccatura. A Monaco la situazione è centralmente migliore ma il piglio con cui dovrà agire il tecnico è lo stesso. prima di tutto dovrà rimotivare e rivitalizzare calciatori che non credono più nel progetto Bayern. A Francoforte Kovac ridiede vita a giocatori spenti e reduci da stagioni difficili come RebicSeferovic e in ultimo Kevin Prince Boateng, diventati poi grazie a lui calciatori importanti anche a livello mondiale. Ha ridato motivazioni a bandiere che sembravano sulla via del tramonto come Hasebe e Chandler, portandoli nuovamente a livelli altissimi. Discorso che appare simile per Thomas Mueller, calciatore lontanissimo dai suoi standard di qualche anno fa. Kovac ha sempre lavorato sulla psicologia dei suoi calciatori, dandogli certezze e motivazioni in situazioni difficili. E così è riuscito a riportare alla vittoria l’Eintracht costruendo un gruppo granitico e che in ogni partita ha giocato come se fosse l’ultima gara della vita.

Gnabry
Serge Gnabry, nuovo calciatore del Bayern Monaco.

Futuro – Le situazioni più spinose sono quelle legate al futuro di Lewandowski, Boateng, Vidal, Thiago e Alaba. L’attaccante polacco vuole cambiare aria e lo ha dimostrato negli ultimi due mesi di campionato dove è stato l’ombra di se stesso. Al momento è prigioniero de suo contratto e del suo cartellino che costa cifre importanti per un calciatore avviato ai 30 anni. Se resta, vuole certezze di poter vincere la Champions League. Boateng ha già avuto l’ok da Rummenigge per cercarsi un’altra squadra. Il calciatore appare sulla via del tramonto e quel che più preoccupa non ha più motivazioni e spesso anche nella passata stagione è stato messo in discussione da Heynckes per Niklas Sule. Chi deve essere motivato a dovere sono anche Vidal e Thiago. Il cileno non ha dichiarato espressamente che vuole andare via ma strizza l’occhio a tante big europee. Ha bisogno di sentirsi importate nel progetto Bayern che adesso, con il probabile cambio di modulo, lo vede persino non partire tra i titolari. Thiago ha voglia di cambiare calcio, di trovare un campionato più equilibrato della Bundesliga. Discorso diverso invece per Alaba. L’austriaco ha parlato con la società dichiarando di non voler lasciare il club ma di ascoltare tutte le proposte. Kovac dovrà motivarlo a dovere come fece con Chandler, facendogli capire che il Bayern non può prescindere da lui. E poi c’è la situazione Renato Sanches. La società spera che la grinta di Kovac possa recuperare un calciatore che sembra perso irrimediabilmente e magari salvare un investimento di 35 milioni di euro che al momento appare deprezzato dell’80%. Quello che è certo è che il neo tecnico è atteso da due mesi infernali, dove la vera campagna acquisti sarà più che altro incentrata sul “non vendere” più che sul comprare. Bisogna ripartire dal basso ricostruendo lo spirito Bayern e cercando di vincere subito per avvitare altri problemi. Per farlo c’è bisogno di riscoprire appartenenza al club e di evitare acquisti di grido non consoni al progetto attuale.

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