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Bundesliga, non è solo colpa del 50+1: servono persone giuste al posto giusto

HSV

Sabato 31 marzo, il Bayern Monaco potrebbe vincere il suo 28° titolo di Bundesliga con ben 6 giornate di anticipo. E sarebbero potute essere anche di più se i bavaresi non avessero rallentato nelle ultime giornate per colpa dei troppi impegni tra campionato e coppa. Ormai sono 6 anni di fila che la la Bundesliga non è mai in discussione e la lotta al titolo termina praticamente prima di cominciare. Anche in Europa c’è solo il Bayern a portare la bandiera tedesca in Champions League, con le altre squadre incapaci anche di superare la fase a giorni. Cosa fare? 

50+1 – Giovedì scorso la Lega tedesca ha ratificato la regola del 50+1, con la maggioranza dei club di prima e seconda divisione che hanno deciso di non cambiare questa storica regola del calcio tedesco. Non consentire a nessun privato di prendere la maggioranza assoluta di un club professionistico, da una parte ne preserva i valori e la storia (custoditi dai tifosi) ma da un altro lato ne impedisce il pieno sviluppo sportivo in un’epoca calcistica in cui vince (e domina) il più ricco. In Germania però le tradizioni sono sacre e per molto anni ancora la Bundesliga proseguirà (giustamente o no lo dimostreranno i fatti) su questa strada. Come rilanciare allora il campionato?

50+1
I tifosi tedeschi si sono schierati a favore della regola del 50+1

Uomini giusti al posto giusto – Analizzando bene la Bundesliga degli ultimi anni, emerge come uno dei problemi principali non sia solo la regola del 50+1 ma bensì le tante scelte sbagliate di pseudo dirigenti e società. Andiamo per ordine.

BVB
Il Borussia Dortmund è ancora in crisi. Anche in questa stagione è stato eliminato da tutti gli obiettivi.
  1. La Bundesliga rischia di perdere un club storico (un’istituzione verrebbe da dire) come l’Amburgo. Se andiamo a rivedere la storia dell’Amburgo degli ultimi 5 anni, capiamo che la colpa di questa crisi irreversibile non è assolutamente del 50+1 ma bensì di scelte sbagliate e gestioni al limite del comico. La rosa dell’Amburgo del 2013 vedeva calciatori come Badelj, Calhanoglu, Rincon, Van der Vaart, Arslan, Demirbay, Lasogga e tanti altri. Calciatori di indubbia qualità che hanno fatto le fortune di altri club. Da questa rosa si poteva costruire una squadra di valore per competere sia in patria che in Europa. Invece la società è stata affidata ad amministratori incompetenti o almeno molto lontani dal sistema calcio. Così la maggior parte dei calciatori prima citati sono stati praticamente regalati, sono cambiati ben 11 allenatori in 5 anni e altrettanti amministratori tra Presidenti (3) e Direttori Sportivi (5) e Direttori tecnici (3). Se manca competenza, mancano idee e futuro. Lipsia, Francoforte, Stoccarda, Augsburg e altre squadre lo dimostrano. Non servono solo i soldi, servono anche strategie e soprattutto conoscenza del mondo del calcio.
  2. Caso emblematico di buona gestione è L’Eintracht Francoforte. Con pochissimi soldi in cassa, in 2 anni è passato dalla zona retrocessione alla lotta per la Champions League e riuscendo a conquistare anche una finale di Coppa di Germania. Come? Tecnico preparato e con conoscenza della Bundesliga (Kovac), DS tra i più bravi d’Europa (Hubner) e progetto serio di crescita (presentato ai soci) basato sui piccoli passi. Ogni anno un acquisto di qualità e poi altre giocatori ingaggiati in prestito. Ad ogni scalino fa seguito un tassello in più. Gruppo che resta lo stesso e progetto che sale di livello. Discorso identico per le società prima citate.
  3. Un altro esempio di cattiva gestione è stato, malgrado tutto, il Borussia Dortmund. Si, propio il club secondo in Germania per introiti e valore. Si è passati in 5 anni da anti-Bayern (sfidato anche in finale di Champions League) a squadra focina di giovani di qualità ma incapace di trattenere i campioni. Eppure il club giallonero fattura oltre 400 milioni di euro a stagione, dovrebbe essere di diritto alla pari del Bayern Monaco o lamento in lotta con i bavaresi per il titolo. Invece scelte scellerate di mercato, hanno portato il club a comprare i migliori giovani sul mercato (scelta giusta) vendendo però i giocatori più affermati e ricominciando questo giro ad ogni sessione di calciomercato (scelta scellerata). In questo modo la squadra si è indebolita, si è riempita di calciatori il più delle volte volte inutili e altre doppioni, lasciando praticamente al Bayern la strada spianata per vincere incontrastato. Non si è più riusciti a creare un gruppo solido e continuo (quello che invece era stato fatto con Klopp) continuando a cambiare giocatori e allenatori come fosse una partita amichevole a PES. Discorso identico per i rivali storici dello Schalke 04 e per altri club come Wolfsburg, Werder Brema e Bayer Leverkusen.
Francoforte
L’eIntracht Francoforte è in lotta per la Champions League.

Soluzione? – Di spunti per essere felici ce ne sono molti. Stadi, giovani, tifosi e allenatori emergenti di grande qualità. Bisogna ripartire come si fece 10 anni fa, riconsegnando le società a gente competente. La nuova generazione di tecnici ha portato una ventata nuova di idee (vedi Schalke e Lipsia) e su quell’esempio bisogna proseguire anche sul piano dirigenziale. Lo Stoccarda è una società che ha capito subito questa necessità ed ha portato in società gente come Cherundolo (vice allenatore di Korkut con 15 anni di esperienza in Bundesliga come calciatore), Michael Reschke come ds (ex Bayern e dirigente di alto livello) e tanti ex calciatori come Buchwald e Hitzelsperger. Bisogna eliminare l’improvvisazione in tanti club come il Wolfsburg, società con grandi potenzialità economiche ma che negli ultimi anni sta lottando per non retrocedere con il 4° monte ingaggi di Germania. Dato che mette i brividi. I dirigenti bravi ci sono, è ora di usarli. Se nel 2002 Lega e Federazione si confrontarono e trovarono le soluzioni per risollevare la Germania al livello tecnico, adesso bisogna fare lo stesso a livello dirigenziale. Troppi soldi vengono sprecati e troppe squadre importanti rischiano di perdersi. La Bundesliga è e resta il campionato delle gente, uno dei più belli al livello mondiale. Bisogna dargli competitività e le soluzioni sono già dentro casa. Basta improvvisazione! 

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