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Stadio Benito Stirpe, un sogno che diventa realtà: orgoglio di una società che punta ai massimi livelli – FOTOGALLERY

 

Lo stadio Benito Stirpe è un sogno che si è avverato. E’ il sogno di una famiglia, gli Stirpe, che dal 1965 hanno unito il loro nome a quello del Frosinone calcio. Era il sogno di Benito Stirpe, il papà dell’attuale Presidente Maurizio, che grazie al figlio è riuscito a realizzare entrambi i sogni della sua vita: la serie A e la costruzione di uno stadio di proprietà.

Casaleno
Il Casaleno in stato di abbandono.

Il Frosinone è diventato così una società all’avanguardia, capace di entrare nell’élite del calcio italiano con conti in ordine e un progetto di crescita oculato e in continua ascesa. Così in una calda giornata di settembre, Maurizio Stirpe ha consegnato alla città del Leone un nuovo stadio, il terzo impianto di proprietà in un’Italia ancora in ritardo per infrastrutture e progetti per lo sport. Uno stadio che era il sogno di papà Benito e che stava diventando al contrario un incubo per il figlio, costretto a “guardare” inerme lo sfacelo del vecchio “Casaleno”  lasciato all’abbandono da amministrazioni comunali incapaci di guardare al futuro. Maurizio Stirpe ha capito subito l’importanza di avere uno stadio nuovo e per questo, insieme al Sindaco Nicola Ottaviani, ha avviato subito i lavori per restaurare il Casaleno e per dare alla città un impianto da Serie A. Maurizio come Benito, che all’inizio degli ’80 fu capace di guardare al futuro costruendo PRIMA, un’azienda di componenti per auto con 12 dipendenti che nel giro di 30 sarebbe arrivata ad averne oltre 2500 in 12 paesi diversi. E chissà se il Frosinone calcio, con lo stesso tempo, non si trovi tra qualche anno a festeggiare il primo titolo della sua storia nel nuovo Stadio.

Casaleno
L’abbandono del “Casaleno” con il crollo della vecchia copertura.

Una terra che cresce – Lo stadio Benito Stirpe è un’opportunità per il Frosinone calcio e per tutta la ciociaria. Una terra che vuole tornare a ruggire come un Leone, tornando protagonista nell’industria e nell’occupazione. Costruire un nuovo stadio è linfa per un territorio fetido dalla crisi ma che negli ultimi anni ha dimostrato di avere la forza e le qualità (la provincia di Frosinone è nella Top 10 delle provincie italiane con più crescita nell’ultimo anno) per rialzarsi e per ripartire. L’ennesimo regalo di un Presidente ciociaro, innamorato perso della sua terra e sempre con lo sguardo rivolto al futuro. Uno sforzo costato circa 20 milioni di euro e quasi un anno di lavoro, voluto con tutta la loro forza da una comunità e da una tifoseria che per tutta la vita sarà grata a questa famiglia. Una sinergia solida che ha portato a costruire una delle opere più importanti degli ultimi decenni in Ciociaria. Così, una città di 50.000 abitanti, sarà per sempre un fiore all’occhiello di un’intera nazione. 

Stadio all’avanguardia – E’ uno stadio in stile inglese, il Benito Stirpe, senza barriere tra gli spalti e il rettangolo di gioco. Nella tribuna centrale sono stati realizzati anche sedici palchetti, ognuno da dieci posti. Ci sono skybox e un’area ospitalità. Realizzato per la Serie A, ha 16125 posti a sedere, tutti coperti. In una zona inferiore rispetto al campo di gioco si trovano, oltre agli spogliatoi, i locali antidoping, la sala conferenze (inaugurata mercoledì 27 settembre), un’ampia sala stampa, una palestra e tutti gli uffici commerciali e della società. Ci sarà, inoltre, uno «Store» del Frosinone calcio e un’area commerciale di 4mila metri quadrati. Oltre allo stadio, la famiglia Stirpe ha consegnato al Frosinone un nuovo centro sportivo a Ferentino, essenziale per una società che vuole competere ai massimi livelli.

Il futuro è adesso, il futuro si chiama Frosinone calcio. 

Il ringraziamento dei tifosi del Frosinone calcio 1928 – VIDEO 

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