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Attentati di Parigi – Per la Germania notte allo Stade de France tra paura e insicurezza

Stade de France

È stata una notte di terrore per la nazionale tedesca. I Campioni del Mondo di Joachim Loew si sono ritrovati coinvolti negli attentati di Parigi quando proprio allo Stade de France si giocava l’amichevole tra Francia e Germania. Durante il match si sono avvertite esplosioni al di fuori dell’impianto di gioco che hanno fatto salire la tensione e la paura tra i tifosi e gli stessi giocatori.

Subito dopo la gara la nazionale tedesca è rimasta chiusa nello stadio per timore di nuovi attentati, visto che la zona di Saint Denis era una delle più colpite dalla follia omicida dei miliziani dell’Is. A quel punto la Polizia francese ha capito che il modo migliore per scongiurare problemi fosse quello di far restare nello stadio per tutta la notte la squadra tedesca: “Ci è stato assicurato che nello stadio fossero state adottate tutte le misure di sicurezza possibili” – ha confermato il team manager Bierhoff – “C’era grande insicurezza, grande paura, e c’è un umore strano nello spogliatoio. I giocatori erano sotto choc, molti hanno preso il cellulare per informarsi o per chiamare parenti e amici”. 

La nazionale Campione del Mondo sarebbe dovuta partire oggi alle 12 per Hannover, città dove martedì è prevista l’amichevole con l’Olanda. Invece Schweisnteiger e compagni hanno dormito nello Stade de France e la DFB, nel timore di attentati, ha divulgato nella notte la falsa notizia che la nazionale avesse lasciato lo stadio per raggiungere il proprio albergo alle ore 2.15.

Solo questa mattina la nazionale tedesca ha raggiunto la Germania ma atterrando a Francoforte con la federazione che ha deciso di lasciar andare i calciatori in attesa di decisioni per quanto riguarda l’amichevole di martedì. Il match contro gli Orange è infatti in forte dubbio e la decisione verrà presa solo se nessuno sarà a rischio: “A tal proposito non prenderemo decisioni affrettate” ha spiegato Reinhard Rauball, presidente ad interim della DFB –”Parleremo con i giocatori e capiremo come metabolizzano l’accaduto. Personalmente vorrei non annullare l’amichevole per non darla vinta agli attentatori”. 

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