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Mahrez, dalla banlieue alla Premier nel ricordo di papà

Sarcelles, Francia. Siamo una ventina di chilometri a nord di Parigi, in quella che è la sconfinata periferia della capitale francese, una delle innumerevoli banlieue popolata da tantissimi immigrati, soprattutto nordafricani; qui vivono moltissimi algerini, scappati negli anni ’60 dal paese in guerra per l’indipendenza. Il figlio di uno di questi è Riyad Mahrez, ragazzino piccolo e fragile che ama giocare a calcio.

Il suo campo d’allenamento è la strada, un terreno dove le regole non sono le stesse dei prati verdi dove si allenano le squadre giovanili; qui chi è più bravo ha una possibilità, per tutti gli altri il calcio professionistico rimarrà solo un sogno, e le enormi difficoltà la triste quotidianità.

Le Havre riyad
Riyad Mahrez con la maglia del Le Havre

Riyad ha tanta qualità, sa dribblare e gioca la palla in modo fantastico, ma tutti pensano che sia troppo magro e troppo fragile per giocare a calcio; lui sa che sarà dura, ma non vuole mollare, vuole coronare il suo sogno, lo stesso del papà, scomparso da poco per una malattia al cuore. L’occasione della vita arriva nel 2009, quando diciottenne si trasferisce in Bretagna per giocare nel Quimper, una squadra poco più che amatoriale, ma distante solo un campionato dal professionismo, in quella che è la complicata piramide del calcio francese. Mahrez sa che non può sbagliare, e non sbaglia: non è il giocatore che vince le partite da solo, ma dimostra grandi doti, e soprattutto si allena per migliorare costantemente, conosce i propri limiti e cerca di limarli e eliminarli. Al termine della stagione PSG e OM hanno già puntato gli occhi su di lui, ma il ragazzo dimostra grande saggezza, preferendo al grande palcoscenico il modesto Le Havre, squadra di seconda serie certo, ma dove il settore giovanile è curato in modo particolare, e soprattutto dove la pressione non ti stritola ogni giorno che passa.

La decisione presa è quella giusta, e il ragazzo algerino nella città portuale del nord trova l’ambiente perfetto per crescere: ci resta per tre stagioni e mezzo, mettendo assieme sessanta presenze in Ligue 2 e segnando anche 6 reti; l’11 gennaio 2014, con il contratto in scadenza, il Le Havre lo cede per circa 500mila euro al Leicester, squadra che sta dominando la Championship, seconda divisione inglese. Nonostante lo scetticismo col quale passa in Inghilterra, dove il gioco fisico ha spesso la meglio sulle abilità tecniche, Mahrez in poco tempo si inserisce negli schemi del tecnico Pearson, e dal mese di marzo diventa titolare inamovibile, contribuendo con tre reti e cinque assist al ritorno delle foxes, dieci anni dopo l’ultima volta, in Premier League.

Riyad-Mahrez

Finita la prima, splendida, stagione oltremanica, Mahrez vola in Brasile, convocato dall’Algeria per i mondiali brasiliani. La squadra disputa un torneo sorprendente, venendo fermata solo dalla Germania poi campione ai supplementari. Il giocatore del Leicester gioca da titolare la partita d’esordio contro il Belgio, ma poi non entra più in campo nelle successive tre partite.

La seconda stagione nelle Midlands è molto complicata, per lui come per la squadra, che fatica tantissimo e paga l’inesperienza ad alti livelli di molti suoi giocatori; quando Mahrez a gennaio parte per la Coppa d’Africa, dopo aver segnato due reti in cinque mesi, il Leicester è sul fondo della classifica, e al ritorno dell’algerino dopo l’eliminazione ai quarti delle volpi del deserto, guarda caso altre foxes, la squadra sembra spacciata, avendo vinto solo una delle dieci gare giocate nel 2015. La vittoria sul West Ham di inizio aprile ribalta però una situazione ormai compromessa, e il Leicester inizia una clamorosa rimonta che lo porterà a vincere sette delle ultime nove gare, venendo sconfitto solo dal Chelsea poi campione d’Inghilterra. La salvezza matematica arriva alla terzultima, quando è proprio Mahrez, con una doppietta meravigliosa, a stendere il Southampton, contribuendo così in modo determinante al miracolo sportivo che solo poche settimane prima appariva impossibile.

Leicester

Il resto è storia recente: l’interessamento forte di Arsenal, Roma e Villareal è noto, le richieste sono state cortesemente respinte al mittente dalla società, che ha provveduto a far firmare al giocatore un nuovo contratto, data di scadenza 30-6-2019. I cinque gol nelle prime sette giornate di questa stagione sono la ciliegina sulla torta di un 2015 fantastico per Mahrez, che con Ranieri, sostituto di Perason da inizio stagione, ha trovato subito un ottimo feeling, beneficiando della grande libertà tattica che il tecnico italiano gli concede, chiedendo in cambio un lavoro importante anche in fase difensiva. L’algerino ha capito che l’esperienza dell’ex manager del Chelsea può solo aiutarlo a crescere e diventare un giocatore veramente completo, che sappia segnare e inventare assist, ma anche che giochi ancora di più per la squadra.

Riyad si è dichiarato enormemente soddisfatto di giocare ancora per il Leicester, ma sa benissimo che continuando così la chiamata da una big sicuramente arriverà, e con l’esperienza maturata in questi anni sa che quello sarà il momento per compiere un ulteriore passo avanti, per zittire ancora una volta gli scettici, e per rendere ancora più orgoglioso il padre, che da lassù continua a gioire per il ragazzo che da piccolo giocava sulla strada.

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