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Champions, Madjer: “Quel tacco al Bayern il momento clou della mia vita”

Quando si parla di Porto – Bayern Monaco la mente torna inevitabilmente al 27 maggio 1987, giorno della finale di Coppa dei Campioni tra lusitani e tedeschi. La storia racconta di una partita leggendaria, soprattutto per il Porto che riuscì a riportare la Coppa in Portogallo dopo ben 25 anni di attesa dall’ultima edizione vinta dal Benfica.

 

Il grande Bayern del leggendario Udo Lattek, fu battuto in finale da un Porto “operaio” (orfano anche di Fernando Gomes, capocannoniere del torneo) trascinato dalla classe e dal colpo di tacco di  Rabath Madjer, ventinovenne algerino che al 78′ di una finale che sembrava già scritta, inventò un colpo di tacco straordinario che infilò Pfaff e diede il pareggio ai lusitani. Lo stesso Madjer, nella più bella notte della sua vita, 3′ dopo servì al brasiliano Juary l’assist delizioso del 2-1 finale. Il tacco divenne per i tifosi del Porto il “Tacco di Allah”, un ricordo indelebile che  elesse a eroe indiscusso l’attaccante algerino.

Madjer segnò 12 reti in 17 gare di Coppa dei Campioni con la maglia del Porto

Alla vigilia della sfida odierna tra Porto e Bayern per i quarti di finale di Champions League, il “leggendario” Madjer è stato intervistato da SportBild sui suoi ricordi e sulle sue aspettative sulla gara. La mente di Madjer però, è ancora focalizzata bene su quella notte magica del Prater di Vienna: “Il tacco al Bayern Monaco rimarrà con me per sempre, è stato il momento clou della mia carriera e sarà così per sempre. Lo è anche per tutta la mia gente. Anche nelle partite a calcio a 5 con i miei amici, continuo a provarlo spesso”, ha dichiarato l’algerino. E pensare che i bavaresi avevano deciso di “premiarlo” portandolo a Monaco per offrirgli un contratto con i biancorossi: “Hoeness mi venne a trovare a Oporto e la settimana dopo volai a Monaco per firmare un contratto con il Bayern di tre anni. Al tavolo c’erano anche mia moglie e Jupp Heynckes. Tutto sembrava stupendo ma poi mi feci male alla gamba sinistra, un infortunio muscolare molto grave. Saltò tutto, il Porto mi mandò al Valencia ma li mi sentivo solo e decisi di ritornare subito al Porto, la mia vera casa. Da li la mia carriera perse un’altra piega”. 

Sulla gara di questa sera allo stadio Dragao, Madjer non ha dubbi su chi sia la favorita per passare il turno e accedere in semifinale: “Il Bayern è assolutamente favorito, nonostante gli infortuni di Ribery, Robben e Benatia che inevitabilmente tolgono qualità alla squadra. Guardiola però ha un gruppo straordinario e non vedo problemi. Il Porto però non si nasconderà, è una squadra che ama giocare in avanti e lo farà anche in questa gara”.

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