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La Giordania risponde all’Isis. Uccisa la terrorista Sajida al-Rishawi

Uccisa all’alba la terrorista Sajida al-Rishawi. A dare l’annuncio è stato Mohammed al-Momani, portavoce del governo giordano. La donna uccisa, condannata a morte per il suo ruolo negli attentati del 2005 ad Amman in cui morirono 60 persone, era stata al centro di uno scambio per la liberazione dell’ostaggio giapponese e del pilota giordano arso vivo dai miliziani dell’Isis. È stato ucciso anche un altro prigioniero, Ziad al-Karbouli.

La comunità internazionale ha risposto con forte sdegno al video dell’esecuzione del pilota giordano. Anche il premier giapponese Shinzo Abe ha commentato con “profonda indignazione” l’uccisione “disumana e spregevole”.

Il presidente degli Stati Uniti ha ricevuto alla Casa Bianca il re di Giordania Abdallah. Barack Obama ha ribadito il suo impegno nella lotta contro l’Isis aumentando gli aiuti finanziari al governo di Amman per i prossimi tre anni. Fonti amministrative statunitensi ci dicono che Washington confida che la terribile uccisione del pilota rafforzi la posizione della Giordania all’interno della coalizione internazionale che sta cercando di abbattere le postazioni del Califfato.

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