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Elon Musk: 4000 satelliti per Internet e una città su Marte

Come sarà finanziata la prima missione su Marte? Forse con internet via satellite. Elon Musk, patron di Tesla e di SpaceX ha infatti in mente di portare internet in tutto il mondo via satellite e di pagare la futura missione dell’uomo su Marte con i ricavi ottenuti dai pagamenti per tale tecnologia.

Il servizio

Oggi Musk ha presentato ufficialmente a Seattle il suo progetto: sarà una flotta di 4025 satelliti ad un’orbita di 1100 kilometri, non su orbita geostazionaria che è a 35,786 km. Il motivo di un’orbita relativamente bassa è presto detto, con un satellite a 35.786 km il lag del segnale sarebbe di circa 120 ms, troppo per qualunque connessione, e l’orbita scelta potrebbe essere un’orbita tundra, che ha un profilo molto stretto, come nell’immagine di seguito:

orbita tundra

Un’ipotetica orbita tundra sull’Australia

Nello specifico il servizio avrà queste caratteristiche:

  • 4025 satelliti, di cui alcuni in parallelo per avere un servizio migliore
  • una prima versione in 5 anni, poi miglioramenti ogni 2-3 anni
  • 10-15 anni prima di essere completamente operativo
  • Coprirà il 10 % dell’utenza e non sarà gratis

I satelliti

F-1_CubeSat_Flight_Model

Un Cubesat, non utilizzati per il servizio

Per tale servizio non verranno però utilizzati i Cubesat, piccoli satelliti a forma di cubo specificatamente pensati per le telecomunicazioni in zone difficili, ma saranno satelliti pesanti circa 400 chili e costruiti nelle fabbriche SpaceX a Seattle con tecnologie già presenti sul mercato. Il terminale a terra costerà dai 100 ai 500 dollari, ma la potenza del segnale non sarà elevatissima, per cui non oltrepasserà i muri e il terminale dovrà avere il cielo a vista.

Gli investimenti

Marte

Elon Musk prevede investimenti dell’ordine dei 10 miliardi di dollari, che ritorneranno in misura maggiorata entro qualche anno per poter essere reinvestiti nel viaggio verso Marte di SpaceX. Secondo una fonte non certa e anonima di The Verge, tra gli investitori, importanti viste le cifre, ci sarebbe anche Google, che già qualcosa di simile fa con il Project Loon.

Nei prossimi mesi Musk chiarirà sicuramente la cifra necessaria per questo progetto, mentre nei prossimi giorni ci aspettiamo la conferma o meno da parte di Google per gli investimenti ipoteticamente promessi.

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