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Charlie Hebdo, killer asserragliati in una tipografia. Hanno un ostaggio

I due fratelli Kouachi, gli attentatori che hanno ucciso 12 persone attaccando la sede del giornale satirico francese Charlie Hedbo, sono asserragliati in una tipografia di una cittadina a nord-est di Parigi. Sono in corso trattative con i negoziatori poiché hanno preso in ostaggio il responsabile della tipografia Creation Tendeance Decouverte, Michel Catalano.

I familiari non riescono a entrare in contatto con il 27enne né via telefono né tramite email. L’uomo si recava a piedi a lavoro ogni mattina. Potrebbe essere stato fermato dai due attentatori al suo arrivo nella tipografia. Il primo a vederlo insieme ai due  jihadisti in fuga è stato un suo cliente. Aveva un appuntamento con Catalano questa mattina ma al suo arrivo lo ha visto uscire con un uomo armato che si è identificato come uno della polizia. «Ero davanti alla porta dell’azienda, ho stretto la mano a Michel e a un uomo armato che mi ha detto: “Sono un poliziotto, vai via, non uccidiamo civili”», ha raccontato a France Info. «Dopo che me ne sono andato, Michel ha chiuso la porta».

Nella zona sono presenti le forze di sicurezza e le “teste di cuoio”. Ai cittadini è stato ordinato di rimanere in casa, lontani dalle finestre. Anche gli studenti rimangono chiusi all’interno delle scuole. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneveu ha confermato che l’operazione “per neutralizzare i due fratelli jihadisti è in corso”.

In fuga

Alle 9 di venerdì i due fratelli in fuga hanno intrapreso uno scontro a fuoco con gli uomini della Gendarmerie a un posto di blocco sulla Nationale 2. Hanno rubato un’auto nella vicina località di Montagny Sainte-Félicité. Sorpresi dal posto di blocco hanno deviato verso Dammartin-en-Goele. “Le Parisien” aveva parlato di 2 morti e 20 feriti ma la procura di Parigi ha smentito la presenza di vittime.

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Intanto AFP comunica che l’uccisione di una poliziotta a Montrouge, nel corso di una sparatoria avvenuta ieri, è collegata ai due fratelli Kouachi. Nelle scorse ore erano circolate informazioni diverse. Al momento però non ci sono conferme ufficiali.

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In questi giorni 88.000 agenti, di questi 20.000 delle forze speciali in assetto da guerra, sono stati alla ricerca dei due attentatori. La svolta c’è stata dopo che il gestore di una stazione di rifornimento li ha riconosciuti mentre facevano benzina. Erano a bordo di una Clio grigia diretti a nord di Parigi. Le indagini hanno portato all’arresto di nove sospetti, tra cui parenti dei due killer.

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