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A Roma arrivano i tombini intelligenti controllati a distanza

Roma prova a risolvere l’emergenza tombini affidandosi alla tecnologia. Nel 2015 partirà la sperimentazione di una nuova tipologia di tombini monitorati a distanza tramite un sistema elettronico. Gli addetti ai lavori saranno in grado di monitorare a distanza lo stato dei tombini, rilevare le ostruzioni, i furti e prevenire gli allagamenti.

Con il progetto in questione, sviluppato da Aci Consult con la supervisione tecnica del Cnr, si mette a disposizione della capitale una soluzione “intelligente” al problema delle foglie e dei detriti all’interno delle caditoie, e a consentire una manutenzione programmata e controlli più semplici.

Il sistema studiato da Aci Consult mette in comunicazione i tombini con una sala operativa. All’interno delle griglie sarà installato un piccolo cervello elettronico che monitorerà diversi parametri, come il livello dell’acqua all’interno della caditoia, la superficie esterna, etc. I dati saranno inviati in tempo reale alla sala operativa, che si muoverà di conseguenza in caso di anomalie.

tombini

Marco Battisti della Polieco Group, titolare del brevetto, ha dichiarato:

“Questo progetto, il primo al mondo, fortemente voluto dal Cnr, è stato fatto grazie anche al materiale composito, il Kienxt, brevettato nel 2012, grazie alle alte performance, può infatti sostituire i tradizionali materiali (ghisa, ferro e cemento) soggetti ad usura e decadimento, è permeabile alle onde elettromagnetiche.”

Paolo Masini, assessore capitolino alla Manutenzione Urbana, ha invece commentato così l’imminente arrivo di questa novità:

“Grazie a questa sperimentazione vedremo presto molti ‘tombini intelligenti’ sulle strade di Roma. Un progetto unico al mondo, realizzato da eccellenze italiane, che contribuirà a contrastare il fenomeno degli allagamenti, a rendere più semplici le manutenzioni e a prevenire furti e manomissioni. Con un’ulteriore novità: in base alla importante sinergia con Aci Consult e Cnr, infatti, i diritti sul progetto apparterranno alle parti firmatarie dell’accordo. Roma e i romani, dunque, avranno il copyright su questa importante innovazione.”

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