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Klopp non si arrende: “Non me ne vado, sono un combattente”

La crisi del Borussia Dortmund ha scatenato critiche feroci verso il tecnico Jurgen Klopp, accusato di non aver dato alla compagine giallonera gli giusti stimoli dopo la vittoria del Mondiale in estate e di aver condotto una campagna acquisti non all’altezza di quella del Bayern Monaco. Klopp però non è un allenatore calmo e abituato a lasciar correre nulla e per questo ha giustificato il malumore di tifosi ma crede nelle proprie possibilità e nelle qualità del suo Borussia, capace a suo avviso di poter risalire la classifica ed evitare la retrocessione.

Klopp, intervenuto ieri sera a Francoforte ad un evento dal titolo “Motivazioni e leadership”, ha mostrato il suo lato da guerriero dichiarando di non volersi fare da parte e di credere fortemente nelle qualità del Borussia:

“E’ un momento davvero difficile che non potevo immaginare fino a due o tre settimane fa. Io però voglio andare avanti perché non sono un tipo abituato a farmi da perte e finché il Borussia vorrà io resto qui. Sono un combattente e credo di essere anche un allenatore migliore rispetto al 2012, anche se i risultati dicono il contrario. A scuola dopo il diploma, nessuno credeva nelle mie qualità. La maggior parte dei compagni pensava che nella vita avrei sempre lottato, metaforicamente,  per non retrocedere. Capisco perfettamente le critiche e capisco i fischi, non capisco però le critiche volte a distruggere un ambiente che fino ad oggi ha dimostrato di essere unito e consapevole dei propri mezzi”.

Klopp riesce a  scherzare e non manca di parlare anche del rivale storico, quel Bayern Monaco che sta dominando la Bundesliga:

“Se nella vita si vuole solo vincere bisogna essere tifosi del Bayern, solo così si può essere sempre felici”

 

 

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