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Augsburg, Weinzierl: “Basta chiamarci favola, siamo una realtà”

 

Nonostante la sconfitta per 1-0 sul campo del Wolfsburg nell’ultima giornata di campionato, l’Augsburg ha confermato con un ottimo inizio di torneo le buone impressioni della passata stagione in cui sfiorò per 1 punto la qualificazione in Europa League. I bavaresi hanno venduto pezzi importanti come Ostrzoleck e Hahn ma sono riusciti a portare in Germania calciatori quotati a livello internazionale come l’attaccante ex PSV, Matavz.

L’artefice delle grandi stagioni dell’Augsburg è senza dubbio il tecnico Markus Weinzierl, allenatore emergente tra i più stimati e corteggiati di Germania. Weinzierl è rimasto ad allenare i biancorossoverdi nonostante le richieste di club molto più importanti, consapevole di essere ancora a metà del suo lavoro in Baviera. Weinzierl non vuole più sentire parlare di miracolo calcistico e in un’intervista a Bundesliga.de, traccia gli obiettivi futuri di un Augsburg che vuole continuare a crescere per affermarsi in Bundesliga:

“Si tratta di un obiettivo molto grande e impegnativo. Vogliamo stabilizzare l’Augsburg in Bundesliga attraverso un processo di crescita graduale. Siamo al nostro quarto anno nella massima serie ma abbiamo voglia di restarci ancora a lungo. Mi viene da ridere quando sento parlare di fiaba o miracolo perchè dietro alle nostre vittorie c’è tanto lavoro e grande programmazione. Solo così possiamo competere con grandi club e cercare di superare sempre noi stessi. L’ottavo posto dello scorso anno è migliorabile ma prima dobbiamo pensare a raggiungere la salvezza, che resta il nostro obiettivo primario. Non dimentichiamoci che siamo il secondo bilancio più basso della Bundesliga e squadre come Friburgo e Mainz sono ancora lontane davanti a noi”.

L’Augsburg rispetto allo scorso anno sembra una squadra più compatta e matura, nonostante abbia perso un trascinatore come Andrè Hahn. Weinzierl crede che il segreto della sua squadra sia l’innato senso di appartenenza ad un gruppo e lo spirito di squadra:

  “La squadra è sempre più unita e organizzata. Credo che sia impossibile raggiungere risultati quando non si ha uno spirito di squadra coeso e obiettivi. Quello che amo dei miei giocatori e che hanno mantenuto sempre i piedi per terra, concentrandosi verso obiettivi raggiungibili senza crearsi illusioni. ogni giocatore ha un cuore immenso e da sempre tutto in campo anche dopo una sconfitta. Questo fatto mi impressiona e mi inorgoglisce. Il fatto che giocatori come Hahn siano andati via non è affatto una frustrazione ma un motivo di orgoglio, perchè significa che il calciatore ha fatto bene e che l’Augsburg ha lavorato bene sul calciatore”. 

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